Il gomito del tennista o epicondilite, è una delle problematiche più famose del gomito e uno dei problemi per i quali moltissime persone si rivolgono a noi per poterlo migliorare.
In questo articolo ti parlerò di questa problematica, andando ad analizzare cause e possibili sintomi. Dopo di che ti parlerò di tutti quelli che sono i consigli e gli esercizi che utilizziamo con il Metodo Fisiosocial per poter migliorare la situazione.
Si tratta di un dolore che nella maggioranza dei casi ha un inizio subdolo. Un bel giorno ti accorgi che mentre apri un barattolo, o stringi qualcosa forte con la mano hai un dolore nella parte laterale del gomito. Oppure durante il lavoro con il mouse in ufficio, dopo un po’ la parte laterale del gomito inizia a lamentare fastidio o addirittura dolore.
Queste sono alcune delle modalità con le quali ti accorgi di avere dolore nella parte laterale del gomito e con altissime probabilità si tratta della epicondilite. Ci possono essere anche casi in cui il dolore deriva da un movimento brusco o durante un movimento e da quel momento non passa più.
In questo articolo ti spiegherò che cos’è l’epicondilite, quali sono le cause e cosa puoi fare già da subito per migliorare la tua situazione. Per poter migliorare è molto importante dopo aver capito il problema sapere quali terapie evitare in quanto molte (soprattutto quelle passive) non portano nessun risultato.
Le cause del gomito del tennista
Il gomito del tennista quindi è una patologia infiammatoria che colpisce i muscoli laterali del gomito, cioè della parte esterna. Le situazioni che porta a questo problema le dividiamo in due categorie:
Inizio subdolo
Inizio subdolo, si tratta di casi dove il tendine viene sottoposto di continuo a movimenti ripetuti che portano a una sorta di usura il tendine. Di solito le persone che rientrano in questa categoria hanno anche una debolezza muscolare dei muscoli che estendono il polso. Se rientri in questa categoria, probabilmente sei una persona che svolge un lavoro manuale come l’idraulico, il barman, l’elettricista, così via. In molti casi capita che durante la tua giornata lavorativa ti ritrovi a ripetere sempre gli stessi movimenti.
Un’altra categoria di persone colpite sono quelle che devono tenere sempre il mouse in mano o scrivere al computer con i polsi sempre in estensione. In questo caso probabilmente hai scoperto il tuo dolore o fastidio mentre facevi il tuo lavoro. Si tratta di un dolore nella parte laterale del gomito che potrebbe essere puntiforme oppure diffondersi e in casi estremi arrivare anche vicino al polso. Localmente potremmo trovare rossore e calore in quella parte del gomito. Si tratta di una patologia diffusa che purtroppo tende a cronicizzare e il motivo è più che altro uno. Per poter guarire da una tendinite ci vuole tempo e impegno e i risultati non arrivano dopo cinque minuti. Così molti pazienti tendono ad abbandonare il trattamento oppure cercare terapie miracolose che risolvono il problema in due giorni. Non preoccuparti, seguimi e capirai tutto quello che devi fare per poter risolvere il tuo problema!
Inizio brusco
Inizio brusco, in questo caso parliamo di persone che svolgono attività come il tennis oppure anche chi fa allenamento pesistico o a corpo libero. Se fai parte in questa categoria, probabilmente il tuo dolore è comparso dopo che hai aumentato di tanto l’intensità tuoi allenamenti. In poche parole, un aumento brusco del lavoro che il tendine deve svolgere lo porta in sovraccarico. Se questo stimolo è mantenuto, il tendine potrebbe infiammarsi. I sintomi includono sempre il dolore puntiforme nella parte laterale del gomito, che nei casi più gravi si potrebbe irradiare in tutta la parte laterale del gomito, con rossore e calore nella parte interessata. Il dolore potrebbe aumentare durante le attività sportive che abbiamo menzionato oppure nei casi più gravi potresti avere dolore anche durante attività della vita quotidiana.
La differenza tra inizio subdolo e inizio brusco a livello di trattamento e di piano riabilitativo cambia per aspetto importante: quando si parla di inizio lento e graduale solitamente significa che anche i tuoi muscoli sono deboli e lasciarli ancora per tanto tempo a riposo sarebbe un errore. Per coloro che sono sportivi e che si ritrovano con un dolore dopo aver aumentato l’intensità dei loro allenamenti ha senso fare un periodo di riposo e di scarico per poi iniziare con un programma di esercizi.
Come si risolve, consigli ed esercizi
In campo di tendiniti, negli ultimi anni sono state fatte molte ricerche e il modo in cui vediamo questi problemi è stato sconvolto e cambiato fortunatamente in bene!
Per molti anni una tendinite veniva curata con infiltrazioni di cortisone o antidolorifici, i quali però non agiscono sulla causa del dolore, e si usavano terapie come il laser o gli ultrasuoni che non hanno nessuna evidenza scientifica e quindi la loro efficacia è dubbiosa. In poche parole le terapie passive sono da evitare a tutti i costi!
In tempi recenti ci sono sempre più prove che il vero cavallo di battaglia per combattere le tendiniti in generale e quindi anche il gomito del tennista siano gli esercizi! Non sono esercizi miracolosi o sconosciuti, anche perché il gomito e la mano fanno sempre gli stessi movimenti, ma si è scoperto che dosando l’esercizio in base alla sintomatologia della persona, quindi per fare questo basta conoscere la sintomatologia della persona e costruire un piano di esercizi che sia eseguibile con la situazione di dolore e gradualmente aumentare l’intensità. In questo modo andiamo a costruire dei muscoli del gomito più forti e che riescono a sopportare carichi di lavoro più elevati.
I nostri consigli
I consigli che posso darti subito sono i seguenti:
- cerca di evitare almeno per un breve periodo movimenti e attività che ti causano molto dolore.
- Non fare troppo stretching dei muscoli coinvolti in quanto ciò aumenta le tensioni delle fibre tendinee e potresti peggiorare la situazione, infine non cercare terapie miracolose che ti risolvono il problema in due giorni perché non esistono!
- Il riposo può servire in una prima fase acuta per un massimo di 5-7 giorni in base alla situazione ma oltre non serve a nulla. Infatti quello che molte persone fanno è di riposare dall’attività che ha causato il dolore, aspettare settimane e poi riprendere l’attività solo per scoprire che fa ancora male. Questo succede per un semplice motivo: il nostro corpo quando sta fermo non diventa più forte ma più debole, e contrariamente da quello che potresti aver sentito altrove, i dolori passano solo tramite un processo attivo e di partecipazione tua, non con manipolazioni o manovre che ti vengono fatte.
I nostri esercizi
Abbiamo detto che gli esercizi sono il cavallo di battaglia per poter risolvere il gomito del tennista, però ho anche detto che molti tendono a cronicizzarsi. Come procedere in questi casi? Quindi è molto importante seguire un piano di lavoro specifico ed attivo fatto su misura per te, quello che facciamo tutti i giorni tramite il nostro pacchetto di consulenza.
Le tendiniti richiedono tempi di guarigione abbastanza lunghi ed è naturale non vedere risultati dopo pochi giorni. La cosa importante quindi è che una volta iniziato il tuo piano di esercizi dovresti seguirlo per almeno 8-12 settimane.
Tre esercizi da fare: cerca di rimanere sotto la soglia di dolore, se il dolore è minimo e sopportabile puoi fare l’esercizio altrimenti riduci di 1 serie.
- Esercizio di rinforzo eccentrico della muscolatura estensoria del gomito, la fase concentrica ovvero quando devi alzare lo aiuti con l’altra mano ed esegui una veloce discesa sempre con un peso da 0.5 o 1 kg oppure con un elastico che possa darti una resistenza facile-media. Esegui 3 serie da 5 ripetizioni.
2. Esercizio di rinforzo concentrico della muscolatura estensoria, esegui 3 serie da 8 ripetizioni.
3. Esercizio di apertura delle spalle e lavoro posturale, esegui la variante che ti riesce meglio ed esegui 4 serie da 5 ripetizioni.