Il dolore al gomito è uno dei sintomi maggiormente riferiti dai pazienti che utilizzano strumenti per svolgere le loro attività lavorative e sportive, come nel tennis, nel padel o nel golf.
So che sicuramente avrai già sentito parlare dell’epicondilite, essendo una delle principali cause di dolore al gomito. Ma sai che non è l’unica causa?
Esiste, infatti, un’altra condizione che può provocare dolore al gomito: l’epitrocleite.
In questo articolo voglio mostrarti quali sono le differenze tra queste due patologie e quali sono le strategie e gli esercizi efficaci per ridurre definitivamente il dolore.
Inoltre, se sei interessato ad un percorso specifico, puoi prenotare una consulenza personalizzata. Studieremo attentamente il tuo caso in modo da programmare un percorso riabilitativo su misura, in base agli obiettivi che vuoi raggiungere.
Adesso, cerchiamo di capire di più.
Cos’è l’epicondilite e perché avviene?
L’epicondilite laterale, meglio conosciuta come “gomito del tennista”, è il più comune infortunio al gomito.
Alcune stime, indicano che circa il 50% dei tennisti principianti ha sofferto di epicondilite almeno una volta. Ma non è una condizione che colpisce solo tennisti o giocatori di padel. Anzi, secondo alcune ricerche, soltanto il 10% dei pazienti con epicondilite laterale gioca a tennis.
È stato riportato che i soggetti a maggior rischio di sviluppare questa patologia sono i pazienti che svolgono lavori manuali pesanti e/o con gesti ripetitivi delle dita e del polso.
L’epicondilite, infatti, è una patologia da sovraccarico dei tendini estensori del polso e delle dita, i quali si inseriscono su una regione del gomito, chiamata epicondilo laterale.
Immagina i tendini come delle “corde” che connettono il muscolo all’osso. Quando i muscoli si contraggono, i tendini permettono di “fare leva” sull’osso ed eseguire i movimenti.
Dunque, nel caso dell’epicondilite, i movimenti ripetuti in estensione del polso e delle dita, soprattutto se svolti frequentemente e con carichi, sono i principali fattori di rischio.
L’epicondilite può diventare un disturbo cronico se non trattato adeguatamente. Molti pazienti, infatti, ritardano le cure o svolgono solo su trattamenti passivi senza riuscire a risolvere il dolore al gomito.
Se invece desideri un percorso riabilitativo indicato per guarire definitivamente dall’epicondilite, prenota ora la tua consulenza personalizzata.
Nella consulenza andremo innanzitutto a valutare attentamente i tuoi sintomi, perché ci possono essere diverse cause di dolore al gomito.
E te ne voglio parlare proprio adesso.
Un’altra causa di dolore al gomito: l’epitrocleite
Rispetto all’epicondilite, l’epitrocleite è meno frequente, con una prevalenza di circa il 3-8% tra i lavoratori.
Ma un dato interessante è che tra i pazienti con epicondilite, circa il 10-20% soffre anche di epitrocleite.
L’epitrocleite è anch’essa una tendinopatia, ma in questo caso sono interessati i muscoli flessori del polso, delle dita e il muscolo pronatore.
Solitamente, in questi casi vi è un sovraccarico sulla parte interna del gomito.
Questo può avvenire in alcuni gesti sportivi, come nei lanci nel baseball o nel golf, in cui vengono eseguiti movimenti di rotazione dell’avambraccio, flessione delle dita e del polso.
Anche una presa troppo stretta, nell’utilizzo di strumenti (ad esempio un cacciavite) o durante gli esercizi in palestra con bilanciere e manubri, può mettere eccessivamente in tensione i muscoli flessori.
Ma come si fa a capire se il dolore al gomito è per l’epicondilite oppure per l’epitrocleite?
Scopriamolo ora nel dettaglio!
Epicondilite ed epitrocleite: i sintomi e come riconoscerli
I pazienti con epicondilite solitamente lamentano dolore localizzato lateralmente al gomito che peggiora con i movimenti delle dita e del polso.
Se soffri di epicondilite, infatti, potresti avvertire maggiore dolore proprio durante l’estensione del polso e delle dita (portando il dorso della mano in alto con le dita tese) e nella presa di oggetti.
Durante queste attività, i tendini degli estensori scaricano la forza a livello del gomito e, in presenza di un carico eccessivo o quando le attività vengono ripetute frequentemente, compare il dolore.
Se invece, avverti dolore al gomito sulla parte interna, che aumenta chiudendo le dita, piegando il polso o ruotandolo verso il basso, potrebbe essere un’epitrocleite.
In entrambi i casi ci può essere perdita di forza nella presa e punti di tensione diffusi sull’avambraccio. Inoltre, il dolore può estendersi anche alla spalla e al polso, rendendo difficile eseguire le normali attività quotidiane.
Dunque, arrivati a questo punto, ti starai chiedendo: “Ma cosa posso fare per non avere più dolore al gomito?”
Per prima cosa affidati a cure scientifiche, basate sull’esercizio terapeutico. Nel nostro percorso di consulenza, ti consiglieremo i migliori esercizi e le strategie da adottare in presenza di dolore al gomito in base ai tuoi sintomi.
E in queste ultime righe voglio proprio darti qualche consiglio che può esserti subito utile per alleviare il dolore al gomito.
Come curare il dolore al gomito?
Solitamente, i primi trattamenti che i pazienti provano per curare il dolore al gomito sono: il riposo, le terapie passive (come ultrasuoni, tecar o laser) e l’utilizzo dei farmaci antinfiammatori.
Questo approccio può darti un’iniziale sensazione di sollievo ma i benefici sono solo momentanei perché, non appena si riprendono le attività e cessa l’azione antidolorifica, il dolore ricompare.
Infatti, per curare efficacemente il dolore al gomito è fondamentale imparare a gestire i carichi.
Vuol dire scegliere il giusto peso durante gli allenamenti in palestra oppure evitare di ripetere eccessivamente alcuni gesti del polso e delle dita durante le attività sportive e lavorative.
Che non significa riposare!
Anzi, vuol dire eseguire i movimenti ma dosando correttamente la quantità di esercizio.
Nelle prime fasi, se il dolore è eccessivo in ogni movimento, gli studi raccomandano eseguire esercizi isometrici (“statici”), in cui viene mantenuta una contrazione muscolare non dolorosa.
Non appena il tendine si sarà adattato allo stimolo e il dolore si sarà ridotto durante questi esercizi, si potranno aggiungere esercizi “dinamici” e contro resistenza (utilizzando pesi o elastici).
Questo ti permetterà di aumentare la capacità dei tendini di gestire i carichi, che incontrerai durante lo sport o a lavoro, e di ottenere benefici reali e duraturi nel tempo.
Gli esercizi vengono svolti anche per migliorare la forza e la mobilità di tutto l’arto superiore e della scapola, in modo da distribuire meglio i carichi sulle articolazioni durante le attività.
Infine, per gli sportivi è importante curare il gesto tecnico (ad esempio il rovescio ad una mano per i tennisti) e impostare una corretta progressione degli allenamenti, per evitare futuri sovraccarichi.
Ti consiglio di vedere questo nostro video, in cui sono spiegati nel dettaglio alcuni esercizi che puoi subito mettere in pratica se soffri di dolore al gomito.
Inoltre, se vuoi ricevere un percorso di riabilitazione completo per risolvere definitivamente il dolore al gomito, prenota ora la tua consulenza personalizzata.
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