Presentazione generale del problema
Facciamo un po’ di chiarezza sul dolore al collo o cervicale. Entrambe queste due denominazioni fanno riferimento allo stesso problema. Si parla del dolore nella zona compresa tra le prime sette vertebre della nostra colonna, possiamo dunque definire mal di collo e cervicale due sinonimi.
Il termine cervicale è dunque improprio perché definisce la regione anatomica delle sette vertebre del collo e non la problematica di dolore al collo. Il termine medico per definire il dolore al collo o cervicale è dunque cervicalgia.
Il dolore al collo è un sintomo frequentissimo presente in gran parte della popolazione. Molto spesso è dato da rigidità a livello della muscolatura che stabilizza la colonna cervicale, ma le cause possono essere davvero molte. I sintomi del mal di collo sono presenti in molti pazienti indipendentemente dall’età e dal sesso, ma troviamo un’incidenza maggiore nelle persone over 50. La durata del dolore è variabile e va dai pochi giorni fino alla cronicità, quindi alla durata di mesi o anni.
I sintomi si possono manifestare in modo molto diverso, partendo dalla rigidità muscolare nella zona del collo, al vero e proprio dolore muscolare, solitamente piuttosto sordo, differente da quello osseo o nervoso che è generalmente più acuto e intenso. Tra gli altri sintomi dati dalla cervicalgia troviamo la cervicobrachialgia, cioè il dolore, formicolio o mancanza di forza nella zona della spalla, braccio, avambraccio e mano, la sensazione di nausea, le vertigini o giramento di testa, la cefalea e la mancanza di mobilità del collo.

Diagnosi del dolore al collo
Per effettuare la diagnosi di cervicalgia è sufficiente una visita con anamnesi ed esame obiettivo di un medico. Nei casi in cui il dolore perduri da più tempo o vi siano particolari sintomi si ricorre a un esame strumentale.
Scopriamo quali sono le cause più frequenti di dolore al collo.
Rigidità muscolare cervicale
La rigidità dei muscoli è spesso molto fastidiosa e può limitare anche fortemente la mobilità del collo. Costringe talvolta chi ne soffre a evitare movimenti di rotazione o flessione laterale. Un esempio che posso farti per descrivere questa condizione rispetto ai miei pazienti è quello che mi è capitato con alcune persone che quando iniziarono le sedute da me, mi dissero di dover guardare negli specchietti per fare la retromarcia in macchina, perché proprio non riuscivano a ruotare il collo. Dopo alcuni trattamenti, i muscoli hanno perso rigidità e acquistato forza. Il risultato fu che tutti i pazienti in questione riuscirono a ruotare la testa e finalmente effettuare la retromarcia correttamente.
Attenzione: molto spesso ci si illude che cure palliative quali massaggi, manipolazioni vertebrali (i vari scricchiolii che l’osteopata induce nel collo), tecarterapia e chi più ne ha più ne metta, bastino per sconfiggere la cervicalgia. Niente di più sbagliato! Serve modificare le proprie abitudini e intraprendere un percorso riabilitativo fatto di esercizi terapeutici.
Attenzione, non stiamo dicendo che queste non siano terapie utili, tanto che le usiamo anche noi, e io che scrivo, Francesco, sono al terzo anno di osteopatia e sto imparando le varie manipolazioni vertebrali. Diciamo solo che non sono sufficienti per risolvere a lungo termine il problema.
Se vuoi possiamo parlarne. Puoi prenotare una consulenza con noi.
Postura scorretta e dolore al collo
La postura scorretta è il più forte alleato delle cervicalgia e del mal di schiena. Ho lavorato per molto tempo in uno studio di Milano situato in un quartiere ricco di uffici. Ti posso garantire che almeno la metà dei miei pazienti venivano in studio perché dopo aver passato 10 ore al giorno al computer per anni, soffrivano di dolore al collo e alla schiena. Bastano pochi accorgimenti posturali per fare la differenza sul dolore al collo.
Ernie o lesioni delle vertebre cervicali
Le ernie o protrusioni cervicali sono delle lesioni a carico della colonna cervicale, che andando a intaccare l’integrità dei nervi possono dare dolore a livello dei muscoli e degli organi innervati da essi.
Artrosi cervicale
È un disturbo che causa alterazioni alle ossa, ai dischi intervertebrali e alle articolazioni del collo. Si stima che l’80% della popolazione over 60 ne soffra, anche se non tutte queste persone poi presentano sintomi. I sintomi dell’artrosi cervicale possono essere alleviati tramite gli esercizi mostrati nell’articolo: esercizi per il collo rigido.
Ipercifosi dorsale
All’ipercifosi dorsale ossia la cosiddetta gobbetta, data molto spesso dalla sedentarietà o da posture scorrette, si associa spesso un compenso della colonna cervicale che provoca dolore anche cronico. Si consiglia, se si soffre di ipercifosi, di intraprendere un protocollo di esercizi posturali per prevenire il mal di collo.
Stress meccanico eccessivo
Alcuni sport esplosivi come il tennis o la pallavolo possono creare stress a livello dei muscoli del collo. Per questo si consiglia, dopo l’attività sportiva, di effettuare degli esercizi di stretching.
Stress psicologico e mentale eccessivo
Uno studio ha mostrato che il 60% delle cervicalgie ha una componente psicologica tra le cause. Ansia, stress, nervosismo sembrano essere insieme alle posture scorrette tra i principali alleati del mal di collo, ma perché avviene tutto questo? Si tratta di una somatizzazione della tensione. Per esempio, io non soffro di mal di collo, l’ultima volta che mi è venuto con forti giramenti di testa annessi, è stato in occasione dei primi giorni di lockdown. Quindi altro consiglio importante: se soffri dei sintomi dati dalla cervicalgia, chiediti se possano essere stati scatenati anche da una situazione di ansia o stress psicologico, se riesci a risolvere il problema psicologico a monte, ti passerà anche il mal di collo.
Terapia per il dolore al collo
Consiglio di ricorrere ad antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti solo se si è all’ultima spiaggia e il dolore è molto intenso, in quanto questi farmaci alleviano il dolore, ma non risolvono il problema. Il consiglio, se si soffre di cervicalgia, è di rivolgersi a un fisioterapista al fine di togliere inizialmente la rigidità tramite massaggi e tecniche fisioterapiche di diverso tipo. Dopo aver eliminato la rigidità, se la mobilità del collo sarà ancora limitata, il consiglio è di fare un salto da un bravo osteopata, che tramite un thrust con tecniche HVLA (High Velocity Low Amplitude), ossia lo scrocchio del collo), ti faccia recuperare la mobilità persa. Una volta recuperata del tutto la mobilità è fondamentale intraprendere un percorso di esercizi per mantenere il collo forte e privo di rigidità.