L’acufene per alcuni è la “conseguenza” passeggera di una serata in discoteca o ad un concerto; per altri (ahimè) è un sintomo costante che mette a dura prova le giornate.
Si! Sto parlando di quel fastidioso ronzio nell’orecchio.
Esistono diverse tipologie di acufene (conosciuto anche come “tinnito”) e circa il 10-15% delle persone nel mondo ne soffre.
L’acufene può essere un sintomo di diverse condizioni patologiche e non è semplicemente “un rumore nell’orecchio”!
Infatti, le persone che hanno l’acufene presentano spesso sintomi diffusi, mal di testa, stress e disturbi del sonno.

E questo compromette la capacità di rimanere concentrati a lavoro, all’università e nello svolgere le proprie attività quotidiane.
Ma forse adesso ti starai chiedendo: “cosa c’entra la fisioterapia con l’acufene?”
Ebbene, sono stati condotti diversi studi che mostrano come l’acufene possa dipendere da un disturbo della regione cervicale (e non solo).
Te lo spiegherò meglio nei prossimi paragrafi, rivelandoti tutte le informazioni per comprendere che cos’è l’acufene da cervicale e cosa fare per alleviarlo.
Ti mostrerò anche qualche esercizio specifico che mettiamo in pratica coi nostri pazienti durante i trattamenti in studio e online. E se anche tu desideri richiedere una consulenza, puoi farlo cliccando qui in basso!
- Clicca qui per richiedere una consulenza online
- Clicca qui per richiedere una consulenza negli studi di Milano e Brescia
Adesso mettiti comodo, iniziamo!
Cos’è l’acufene e da cosa dipende
L’acufene, per definizione, è la “percezione di suoni in assenza di un reale stimolo acustico esterno”.
Se soffri di acufene, quindi, potresti sentire dei “rumori” nell’orecchio (spesso dei fischi, un ronzìo o dei “bip”) che sono ad alta o bassa intensità e anche con frequenze differenti.
Questo disturbo uditivo può interessare un solo orecchio o entrambi e tende a modificarsi in base all’ambiente in cui ci si trova e se si è in uno stato di stress.
I medici distinguono l’acufene soggettivo, cioè percepito solo dalla persona che ne soffre (ed è quello più comune), dall’acufene oggettivo.
In quest’ultimo caso, molto più raro, le persone vicine possono sentire questo rumore prodotto dall’orecchio del paziente.
Oltre a questo sintomo, chi soffre di acufene può avvertire anche vertigini, sensazione di nausea e, in alcuni casi, anche dolore cervicale.
E proprio quando l’acufene compare insieme al dolore al collo e peggiora muovendo la cervicale, si potrebbe pensare ad un acufene di origine cervicale.
Tra poco ti dirò di più!
Però prima vorrei ricordarti l’importanza di individuare la causa dell’acufene!
Infatti, l’acufene può dipendere da un problema dell’orecchio (soprattutto gli acufeni oggettivi), da una malattia neurologica, psicologica, metabolica o circolatoria.
E (ovviamente) questo è fondamentale per poter definire la terapia più indicata per risolvere l’acufene.
In quanto fisioterapisti, ci occupiamo principalmente di acufene che origina a causa di un disturbo muscolo-scheletrico.
Per questo motivo molti pazienti che soffrono di acufene e che visitiamo per la prima volta nei nostri studi di Milano e Brescia (e online), ci fanno subito questa domanda…
Aspetta!
Ti ricordo che se anche tu vuoi richiedere una consulenza, puoi farlo cliccando qui in basso:
- Clicca qui per richiedere una consulenza a distanza
- Clicca qui per richiedere una consulenza negli studi di Milano e Brescia
Ok, ecco qual è la domanda che ci fanno i nostri pazienti (a cui cercheremo di dare una risposta)!
L’acufene può dipendere da un disturbo cervicale?
Ti vorrei rispondere con questo numero: 40%!
È la percentuale di persone che soffrono di acufene associato alla presenza di un disturbo della colonna cervicale.
Gli studi lo chiamano “Acufene somatico cervicogenico”, o semplicemente “acufene da cervicale”.
I pazienti che hanno acufene da cervicale riferiscono di aver avvertito dolore al collo contestualmente alla presenza di ronzii all’orecchio.
Inoltre, percepiscono una modifica dell’acufene (in termini di intensità dei suoni e/o frequenza) in base ai movimenti del collo.
In caso soffrissi di acufene da cervicale, dunque, il collo è rigido nelle mobilizzazioni e il dolore potrebbe risalire verso la testa.
Ma non solo…
Spesso gli acufeni sono associati a dolori a carico della mandibola o, più precisamente, all’articolazione temporo-mandibolare.
Soprattutto nei soggetti che, oltre all’acufene, manifestano anche bruxismo (ovvero che serrano o digrignano i denti)
Quindi, sostanzialmente, l’acufene si associa ad una serie di sintomi e disturbi che coinvolgono tutta la regione cervicale e cranio-mandibolare!
Eccola qui!

Ma come mai l’acufene può dipendere da un problema cervicale o alla mandibola?
Da un punto di vista biologico, sappiamo che esiste una connessione tra la regione cervicale, la mandibola e la coclea
In primis, c’è una vicinanza anatomica. Infatti, l’articolazione temporo-mandibolare, ad esempio, è situata proprio davanti all’orecchio.
Ma soprattutto, gli impulsi nervosi che partono dalla cervicale e dalla mandibola si proiettano in parte anche a livello del sistema uditivo centrale (precisamente ai nuclei cocleari).
Le “scariche” (o afferenze) provenienti da questi impulsi, in condizioni patologiche, possono influenzare il sistema uditivo e, di conseguenza, provocare (o ridurre) l’acufene.
E all’interno di questo processo, sono coinvolti anche alcuni muscoli come il trapezio, lo sternocleidomastoideo, il massetere (un muscolo della mandibola) e l’elevatore della scapola.
Dunque, quando la contrazione di questi muscoli e i movimenti del collo scatenano un aumento dei rumori all’orecchio, si potrebbe trattare di un acufene da cervicale.
Attraverso la consulenza personalizzata, indagheremo ancor più nel dettaglio la tua storia clinica e ti daremo tutte le indicazioni pratiche su come fare per stare meglio con l’acufene.
Ecco come richiedere la consulenza:
- Clicca qui per richiedere una consulenza online
- Clicca qui per richiedere una consulenza negli studi di Milano e Brescia
“Ok, Fisio! Ma intanto cosa posso fare”
Seguimi!
I rimedi all’acufene da cervicale
Se ti è stata fatta diagnosi di acufene da cervicale, in questo paragrafo troverai alcuni consigli da subito in pratica.
In presenza di un acufene di origine cervicale, l’obiettivo della fisioterapia è quello di “normalizzare” i movimenti del collo e ridurre lo stato tensivo a carico dei muscoli della cervicale.
Inizialmente, si consiglia di eseguire delle mobilizzazioni dolci delle spalle e del dorso per poter ottenere un “rilassamento muscolare attivo”.
Dopodiché, si introducono i movimenti della cervicale, come la flessione, l’estensione, l’inclinazione e la rotazione della testa cercando di ridurre la rigidità articolare e l’acufene.
Anche in questo caso, ti consiglio di rispettare i sintomi e non “forzare” sul dolore. Cerca sempre di svolgere i movimenti lentamente e in maniera progressiva.
Uno degli esercizi che sin da subito proponiamo ai nostri pazienti è la retrazione cervicale, per “correggere” quella che viene chiamata “postura con il capo anteposto”
Te la mostro qua in basso, insieme all’esercizio di retrazione.

Verifichiamo se questo movimento aiuta nell’alleviare il dolore cervicale e l’acufene e poi si creerà una progressione di questo esercizio per ottenere dei benefici duraturi.
Un aspetto a cui teniamo molto è che ciascun paziente diventi autonomo e padrone della propria salute.
Desideriamo, infatti, che ogni persona che curiamo sappia svolgere correttamente gli esercizi e metterli in pratica “nel momento del bisogno”.
Ancor di più in caso di acufene da cervicale!
Inoltre, questo ti permetterà di poter essere costante con gli esercizi.
Infatti, secondo gli studi, sono necessarie 8-10 settimane di fisioterapia per ridurre l’acufene da cervicale.
Se vuoi vedere alcuni esercizi per alleviare lo “stress” sulla cervicale e la tensione, clicca su questo nostro video.
In più vorrei darti qualche altro rimedio per l’acufene che consigliamo ai nostri pazienti!
Ovvero, quello di introdurre delle tecniche di rilassamento (ad esempio basate sulla respirazione diaframmatica) e di ridurre l’esposizione a suoni molto forti o intensi.
In questo modo si cercherà di diminuire lo stato di “iper-attivazione” del sistema nervoso e ti potrà aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare il riposo notturno.
Ecco, siamo arrivati fino in fondo!
Spero che questo articolo ti sia stato utile.
Prima di salutarti, vorrei ricordati che hai l’opportunità di richiedere una consulenza, cliccando ai link qui in basso, e parlare direttamente con noi di Fisiosocial.
- Clicca qui per richiedere una consulenza online
- Clicca qui per richiedere una consulenza negli studi di Milano e Brescia
Saremo felici di poterti aiutare!
Bibliografia
- Wu, D., Ham, D., & Rosedale, R. (2020). Physiotherapy assessment and treatment of chronic subjective tinnitus using mechanical diagnosis and therapy: a case report. Journal of Manual & Manipulative Therapy, 28(2), 119-126.
- Côté, C., Baril, I., Morency, C. È., Montminy, S., Couture, M., Leblond, J., … & Roy, J. S. (2019). Long-term effects of a multimodal physiotherapy program on the severity of somatosensory tinnitus and identification of clinical indicators predicting favorable outcomes of the program. Journal of the American Academy of Audiology, 30(08), 720-730.
- Michiels, S., Naessens, S., Van de Heyning, P., Braem, M., Visscher, C. M., Gilles, A., & De Hertogh, W. (2016). The effect of physical therapy treatment in patients with subjective tinnitus: a systematic review. Frontiers in neuroscience, 10, 545.