Francesco Lanzini

Dolore alla pianta del piede: cause ed esercizi

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Il dolore alla pianta del piede è un sintomo piuttosto frequente e può diventare davvero insidioso se non viene trattato con le giuste modalità.

In questo articolo ti andrò ad illustrare le cause principali che possono dare la problematica del dolore alla pianta del piede. Ti parlerò delle terapie che più spesso vengono utilizzate per andarlo a risolvere.

Ti darò il mio punto di vista sulle terapie che vengono adottate per la maggior parte di queste problematiche e ti darò una spiegazione motivata da studi scientifici e dalla mia esperienza su quali sono le principali modalità da adottare per uscire dal circolo vizioso del dolore alla fascia plantare.

Cosa devi fare dunque per evitare terapie che allevieranno temporaneamente i sintomi e che ti faranno perdere tempo e denaro? Cosa devi fare per guarire davvero da questo problema?

Vediamolo insieme.

Perché il dolore alla pianta del piede è così frequente?

Essendo una delle parti del corpo più sollecitate, non c’è da sorprendersi.

Alcune persone, inoltre, hanno più propensione ad avere infiammazioni o problematiche a livello del piede rispetto ad altre a causa di componenti genetiche.

Questo è dovuto a qual è la postura del nostro corpo e della nostra caviglia e a qual è la forza dei nostri muscoli e dei nostri tendini.

Altre persone, a causa della mancanza di istruzioni corrette che si possono trovare in merito alla prevenzione della rigidità e del dolore, vanno incontro a modificazioni della postura durante la loro vita.

La pianta del piede spesso soffre perchè essendo l’estrema parte inferiore del nostro corpo è la sezione che più deve sopportare il nostro peso.

I muscoli intrinseci del piede, infatti, insieme alle strutture a essi connesse devono reggere tutto il carico del nostro peso e se ci sono degli squilibri articolari, cioè c’è una debolezza muscolare o un osso che non si articola bene con il resto del piede, è altamente probabile che si vada incontro a un’infiammazione della fascia plantare.

Ciò che devi fare per liberarti dal dolore della fascia del piede è innanzitutto individuare la causa dell’infiammazione e riportare la situazione in equilibrio.

Quali sono le cause e come si riporta la situazione in equilibrio? Andiamo per gradi.

Fascite plantare

Tra le cause del dolore alla pianta del piede non potevamo non citare la famosissima fascite plantare, anche detta fasciopatia plantare. Le persone che soffrono di questa problematica sono per lo più donne, in quanto solitamente hanno una debolezza congenita dei muscoli e dei legamenti del piede, e le persone sovrappeso.

Se si è sovrappeso e si ha anche una debolezza delle strutture della pianta del piede è molto probabile che si vada incontro a fascite plantare.

Il problema è che le istruzioni che vengono date per risolvere la situazione, spesso non sono quelle più idonee a liberarsene definitivamente.

Su questa problematica si sentono le opinioni più disparate dal punto di vista delle terapie da adottare.

Tra le cause di questa problematica troviamo degli squilibri posturali, anche detti malallineamenti di caviglia, che possono avere origine congenita oppure possono essere dati dalle attività che svolgiamo nel corso della nostra vita.

Queste problematiche posturali portano poi a un appoggio scorretto, che è la vera causa dell’infiammazione.

Durante la nostra vita, infatti, se non alleniamo i muscoli della pianta del piede e se facciamo attività che influenzano negativamente la postura del nostro piede, il rischio è che i nostri muscoli non abbiano la forza necessaria per sostenere l’arcata plantare.

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Come liberarsi della fascite plantare

Ci sono diversi approcci per curare la fascite plantare.

Per prima cosa, bisogna capire se tra le cause del dolore alla fascia plantare c’è una spina calcaneare (in questo caso ti consiglio di leggere dal punto successivo).

Se soffri di questo problema da diversi mesi, il mio consiglio è di non utilizzare terapie come la tecar, il laser o gli ultrasuoni per risolverlo.

Queste terapie, come gli antidolorifici, agiscono sul sintomo e non sulla causa del problema. Vale lo stesso per il massaggio e le terapie manuali, che non ti risolveranno il problema se non temporaneamente.

Anche qui il motivo è semplice: un massaggio o una manipolazione possono togliere temporaneamente la rigidità, ma non possono eliminare la causa strutturale del problema, che si risolve solo modificando la postura.

Una volta svanito l’effetto del massaggio o della manipolazione il problema tornerà.

Cosa bisogna fare, allora?

Per liberarsi una volta per tutte del problema ci sono alcuni strumenti utili.

Innanzitutto, l’esercizio terapeutico. Tramite l’esercizio terapeutico, aiutiamo quotidianamente persone a migliorare i propri problemi muscolo-scheletrici e a migliorare lo stato psico-fisico.

Altra terapia non eccessivamente invasiva per togliere il dolore dato dalla fascite plantare è quella con onde d’urto focali.

Le onde d’urto focali hanno la funzione di stimolare il metabolismo cellulare andando a velocizzare lo smaltimento del processo infiammatorio della fascia plantare.

È bene che dopo il ciclo di onde d’urto che può esaurirsi in 3-6 sedute, si vada a diminuire il dolore alla pianta del piede rinforzando i muscoli intrinseci del piede tramite gli esercizi terapeutici.

Per questo come per alcuni altri problemi agli arti inferiori, alcune volte l’utilizzo del presidio plantare corretto può fare la differenza nella risoluzione del problema.

È bene, però, che si scelga un presidio plantare creato su misura per la postura del paziente.

Se stai cercando un presidio plantare di questo tipo, il mio consiglio è di assicurarti che sia un presidio confortevole e che non si usuri troppo velocemente.

Se la qualità del plantare non è buona, infatti, capita che con il tempo possa rovinarsi e lentamente diventare inutile al suo scopo.

Anche nel caso dell’utilizzo di plantari si consiglia di seguire un programma di esercizi terapeutici, perché i nostri muscoli devono avere la forza di sostenere l’arcata plantare, indipendentemente dall’utilizzo di supporti.

Quando queste tre terapie non sono sufficienti, può essere necessario un intervento chirurgico.

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Spina calcaneare

La spina calcaneare è uno sperone osseo che può formarsi a livello dell’osso calcagno.

Il calcagno è, per intenderci, quell’osso che si trova proprio nel tacco del nostro piede.

La formazione della spina calcaneare può essere causata da diversi fattori, tra cui debolezza dei muscoli del piede o sollecitazioni continue, come per esempio la corsa, specialmente se fatta con scarpe non idonee.

In caso di spina calcaneare le soluzioni sono quella conservativa, che consiste in un programma di esercizi specifico per il tuo caso, oppure la soluzione chirurgica, che ha il fine di andare a rimuovere la spina calcaneare.

Artrite o artrosi

Artrite o artrosi possono andare a creare rigidità a livello del piede e della pianta del piede.

Nel caso tu soffra di una di queste problematiche ti invito a lavorare con gli esercizi terapeutici attraverso un piano volto a diminuire la rigidità a livello della fascia plantare.

Infatti più c’è sedentarietà e meno si muove il piede più aumenterà la rigidità. Il movimento costante è l’arma più forte che abbiamo per andare a migliorare la sintomatologia data da artrite e artrosi.Anche in questo caso, possiamo aiutarti nella tua riabilitazione. Candidati per una consulenza online.

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