Francesco Lanzini

Ernia cervicale: sintomi e trattamenti realmente efficaci 

Alza la mano se non hai mai avuto dolore alla cervicale!

Se sei come il 70% delle persone nel mondo, anche tu hai avvertito, almeno una volta, quella “fitta” dietro il collo che ti ha provocato dolore e blocco nei movimenti

La “cervicalgia” (o dolore cervicale) è una delle problematiche muscolo-scheletriche più comuni ma l’origine del dolore può dipendere da diverse cause.  

Ed è per questo che ti consiglio di leggere bene questo articolo. Voglio parlarti di una patologia specifica che può provocare dolore al collo: l’ernia cervicale

È una delle condizioni più temute dai pazienti, perché spesso si crede che l’ernia cervicale costringa ad una vita piena di dolori e antinfiammatori. Alcune persone annullano le proprie attività, utilizzano costantemente collari e pensano che qualsiasi movimento possa essere dannoso.

Ti ricordo che se vuoi intraprendere un percorso di 90 giorni affiancata/o personalmente da me o da Klaus puoi inviarci il tuo caso compilando il modulo qui sotto.

E’ davvero così?

In questo articolo voglio mostrarti la verità dietro l’ernia cervicale, cosa dicono gli studi scientifici e quali sono le terapie più efficaci per trattare l’ernia cervicale.

Ma non è finita qui! Possiamo aiutarti a stare meglio attraverso un percorso di consulenza personalizzato. In questo percorso, dopo una scrupolosa valutazione, andremo a definire un programma specifico per ottenere benefici a lungo termine e ridurre i sintomi dell’ernia cervicale.

Innanzitutto…

Cos’è l’ernia cervicale?

Quando si parla di ernia cervicale dobbiamo precisare che ci stiamo riferendo all’ “ernia del disco”. 

Il disco è quella struttura fibro-cartilaginea che si trova tra due vertebre e riveste un ruolo fondamentale nel diminuire i carichi compressivi durante i movimenti della colonna vertebrale. Agisce come un ammortizzatore!

In caso di ernia cervicale, vi è una fuoriuscita di una parte del disco (chiamato nucleo polposo) che può provocare una compressione e/o un’infiammazione a livello delle radici nervose, vicine alle vertebre.

Spesso l’ernia del disco viene confusa con la “protusione discale”, nella quale non vi è fuoriuscita del disco intervertebrale e i sintomi possono essere più lievi rispetto all’ernia.

Per individuare la “tipologia” di ernia e in quale livello della colonna si trova, il medico può richiedere una risonanza magnetica (che vedi qui in basso).

Devi sapere che, secondo i dati scientifici, le ernie del disco sono frequentemente riscontrate anche in persone asintomatiche. Questo significa che se hai avuto una diagnosi di ernia cervicale alla risonanza magnetica non vuol dire che proverai dolore per sempre

Molti risultati alle indagini strumentali fanno parte del “naturale invecchiamento” di ciascuno di noi e non sono strettamente collegate alla comparsa del dolore. 

La maggior parte delle ernie cervicali si trova a livello della quinta e della sesta vertebra cervicale (ernia C5-C6) e anche a livello della sesta e della settima vertebra (ernia C6-C7). 

Si pensa che questo possa essere legato all’ampia mobilità della regione cervicale e alla relativa debolezza della muscolatura di supporto, rispetto alle altre zone della colonna vertebrale.

In realtà bisogna considerare anche altri fattori come l’età, i cambiamenti degenerativi del disco, i fattori occupazionali e gli infortuni traumatici.

Se ti è stata fatta diagnosi di ernia cervicale e vuoi conoscere quali sono gli esercizi più efficaci per stare meglio, prenota ora la tua consulenza. Valuteremo in maniera approfondita la tua condizione e definiremo il percorso terapeutico migliore per avere sollievo dal dolore.

Dunque…

Quali sono i sintomi dell’ernia cervicale?

Se soffri di ernia cervicale potresti avvertire dolore al collo e alle scapole, che si irradia verso la spalla e il braccio. Il dolore inizialmente può essere intermittente e può comparire in seguito a sforzi intensi o a posture statiche mantenute per molto tempo.

Successivamente, i sintomi possono diventare più frequenti e possono essere presenti disturbi della sensibilità (come sensazione di bruciore e formicolio lungo il braccio) e debolezza a carico di alcuni muscoli dell’arto superiore.

Questi sintomi compaiono a causa dell’irritazione delle radici nervose che, dalla regione cervicale, controllano la sensibilità e il movimento dell’arto superiore. 

I pazienti con ernia cervicale, inoltre, possono presentare disturbi dell’equilibrio e vertigini che obbligano a limitare i movimenti per paura di cadere durante le attività quotidiane.

Questo accade perché il controllo della postura e dell’equilibrio dipende anche dalla presenza di recettori articolari e muscolari, ovvero dei “sensori” che informano il nostro sistema nervoso centrale della posizione della testa rispetto al corpo.

la regione cervicale è ricca di questi recettori.

Ridurre i movimenti della cervicale o utilizzare un collare può farti sentire più sicuro ma, a lungo andare, potresti peggiorare la mobilità della colonna e i sintomi associati. Nella consulenza personalizzata ti mostreremo quali sono le migliori strategie da adottare per riprendere fiducia nei movimenti ed evitare di avere dolore cronico alla cervicale. 

Adesso voglio darti alcune informazioni che possono subito esserti utili!

Come migliorare i sintomi dell’ernia cervicale

Secondo gli studi scientifici, la fisioterapia basata su esercizi rappresenta la prima linea di trattamento per l’ernia cervicale.

In uno studio pubblicato nel 2022, 30 pazienti con ernia cervicale C4-C5 e/o C5-C6 sono stati sottoposti a 8 settimane di esercizio terapeutico attivo. Sono stati indagati diversi movimenti del collo per capire quali di questi fossero maggiormente utili nel trattamento dell’ernia cervicale. 

È stato visto come i movimenti di retrazione e di inclinazione del collo dal lato opposto ai sintomi siano efficaci nel diminuire il dolore perché permettono di aumentare lo spazio intervertebrale e ridurre la compressione.

Gli esercizi di retrazione del capo permettono anche di migliorare la resistenza e la stabilità della regione cervicale grazie al rinforzo dei muscoli profondi. 

Nei pazienti con ernia cervicale, inoltre, si evidenzia frequentemente una postura con il “capo anteposto”. Questa posizione, se mantenuta per molto tempo, determina una perdita della naturale curva cervicale e aumento della cifosi dorsale

Lo notiamo quando stiamo seduti per molto tempo al computer e ci ritroviamo con il collo molto più avanti rispetto al corpo e con le spalle chiuse.

Per questo motivo sono importanti i movimenti di retrazione del capo così come gli esercizi di rieducazione posturale che coinvolgono tutta la schiena. 

Ad esempio, gli esercizi in estensione della zona dorsale sono fondamentali per migliorare la mobilità e la postura. Inoltre, variando la posizione della testa, viene ridotta la pressione a carico dei dischiintervertebrali e diminuisce il dolore cervicale.

In alcuni casi, il dolore può dipendere dall’infiammazione locale piuttosto che da una compressione diretta sulle radici nervose. Per questo ti consiglio di incrementare gradualmente l’attività fisica e introdurre esercizi respiratori, in modo da aumentare le proprie capacità funzionali, ridurre l’infiammazione e la paura di muoversi (kinesiofobia).

Infatti, l’esercizio fisico, in aggiunta ai movimenti specifici per la cervicale, permette di stimolare il controllo posturale, acquisire fiducia nei movimenti e migliorare l’equilibrio.

Dunque, è molto importante scegliere adeguatamente gli esercizi e la direzione dei movimenti per riuscire ad ottenere un rapido sollievo dai sintomi.

Se vuoi alleviare il dolore da ernia cervicale, prenota ora la tua consulenza personalizzata. Si tratta di un percorso scientifico diviso in fasi: inizialmente studieremo accuratamente il tuo caso, per poi stilare un programma terapeutico specifico per la tua condizione.

Bibliografia

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