La fibromialgia è una sindrome che colpisce milioni di persone nel mondo ed è una delle patologie più complesse dal punto di vista diagnostico e terapeutico.
La ricerca scientifica sta cercando di definire quali siano i criteri diagnostici più appropriati e i trattamenti efficaci, indagando nello specifico la relazione tra mente e corpo.
I pazienti con fibromialgia, infatti, riferiscono dolore cronico diffuso, disturbi gastro-intestinali, alterazioni del sonno ma anche, fatica, disfunzioni cognitive e disturbi psicologici, che influenzano negativamente la qualità della vita.
Se ti è stata diagnosticata la fibromialgia, potresti riconoscere molti di questi sintomi e, probabilmente, ci sono anche dei punti dolenti specifici in cui avverti maggior fastidio e rigidità.
Questi punti sono comuni a diversi pazienti con fibromialgia e per questo motivo abbiamo creato il Protocollo Fibromialgia. È una guida completa nella quale puoi trovare diversi esercizi e rimedi utili per tenere sotto controllo i sintomi e le tensioni accumulate nei punti dolenti.
A proposito: sai quali sono i punti dolenti?
I punti dolenti della fibromialgia: cosa sono e dove si trovano
Molti pazienti con fibromialgia presentano specifici punti dolenti, chiamati anche “tender points”. Questi sono delle aree di tensione mio-fasciale, ovvero delle regioni corporee che evocano dolore alla pressione.
Ecco dove sono i punti dolenti più comuni:
– nella regione occipitale (sotto l’attaccatura dei capelli)
– alla cervicale (nella parte bassa del collo)
– sul trapezio (ai lati del collo, verso le spalle)
– sul muscolo sovraspinato (ovvero a livello della parte alta della scapola)
– sulla seconda costa
– lateralmente al gomito
– nella regione glutea
– in prossimità del grande trocantere (a livello dell’anca)
– nella parte interna del ginocchio
Diversi studi hanno evidenziato come queste aree di dolorabilità possano essere variabili tra i pazienti con fibromialgia e, oltre al dolore, i pazienti possono avvertire anche una sensazione di “spilli” o “aghi” nel corpo.
I “tender points” sono una caratteristica della fibromialgia e in passato venivano esclusivamente ricercati questi punti dolenti per la diagnosi.
Oggi, grazie ai nuovi criteri diagnostici, sappiamo che bisogna andare oltre il dolore diffuso e ricercare ulteriori segni e sintomi, che devono essere presenti da almeno 3 mesi.
Scopriamo quali sono.
Non solo punti dolenti: i sintomi della fibromialgia
Se hai la fibromialgia, potresti spesso avere la sensazione di essere esausto e subire diversi episodi di insonnia o risvegli frequenti. Infatti, i disturbi del sonno e la fatica sono due sintomi riportati dal 70-90% dei pazienti.
Questi sintomi sono frequentemente associati a mal di testa, dolore addominale e alla “sindrome della gambe senza riposo”, una patologia che provoca dolore, formicolio alle gambe e necessità di muoverle continuamente.
Come puoi notare, il corpo è costantemente sottoposto a diversi stress fisici e mentali che, a sua volta, peggiorano la percezione dei dolori e aumentano anche le tensioni nei punti dolenti.
Molti pazienti, inoltre, presentano disordini dell’umore e disturbi piscologici, come ansia e depressione, che determinano una maggiore sensibilità agli stimoli dolorosi.
Di conseguenza, le linee guida per il trattamento raccomandano di utilizzare sia tecniche di gestione dello stress e di rilassamento sia esercizi di rinforzo e di mobilità, soprattutto a livello dei punti dolenti.
Approfitta ora della prova gratuita del “Protocollo Fibromialgia” per scoprire quali sono gli esercizi più indicati per superare la rigidità e ridurre lo stress psicologico.
Come saprai, ad oggi non esiste una cura per la fibromialgia ma, negli ultimi 20 anni, gli studi scientifici hanno trovato un trattamento efficace per migliorare i sintomi e la qualità di vita: l’esercizio fisico.
Sì! L’esercizio può aiutarti.
Vediamo come.
Fibromialgia ed esercizio fisico: cosa fare?
Insieme alle terapie farmacologiche e alla psicoterapia, l’esercizio fisico è uno dei pilastri nel trattamento della fibromialgia.
È stato dimostrato come le attività aerobiche, gli esercizi di rinforzo e di mobilità non solo migliorino i sintomi e le abilità fisiche (forza, resistenza, flessibilità muscolare), ma hanno anche un impatto positivo sulla salute mentale.
Infatti, i programmi di esercizio che hanno incluso attività aerobiche, esercizi di rinforzo e di stretching, eseguiti per 45 minuti, 2-3 volte alla settimana, sono stati efficaci nel ridurre i sintomi legati alla depressione e l’intensità del dolore.
Eseguire con costanza gli esercizi permette, inoltre, di superare la paura nei movimenti e la rigidità mattutina, che limita i pazienti con fibromialgia durante le normali attività quotidiane.
Inoltre, è consigliato coinvolgere tutto il corpo durante l’attività fisica e svolgere esercizispecifici sui punti dolenti, ad esempio a livello della colonna vertebrale, delle spalle oppure alle anche e alle ginocchia.
L’obiettivo generale dell’esercizio è quello di migliorare la mobilità delle articolazioni, ridurre le tensioni accumulate e aumentare la propria capacità di muoversi senza fatica.
Se vuoi conoscere gli esercizi utili per alleviare i tuoi sintomi e riprendere la libertà nei movimenti, prova adesso il “Protocollo Fibromialgia”.
Infine, voglio lasciarti alcune “pillole pratiche”, dei consigli per aiutarti a gestire meglio la tua giornata e migliorare la convivenza con la fibromialgia.
Eccoli!
Consigli pratici per la fibromialgia
Tenere sotto controllo i sintomi della fibromialgia non è facile, però ci sono alcuni accorgimenti pratici che puoi mettere in atto per migliorare il tuo benessere.
Ad esempio, limita il consumo di alcool e caffè, soprattutto la sera prima di andare a dormire. Queste sostanze possono aumentare l’attività del sistema nervoso e provocare nervosismo e insonnia.
Pratica una buona igiene del sonno, riposando in una stanza buia, fresca e silenziosa ed evita di stare al cellulare o al televisore prima di andare a letto.
Dedica del tempo per te, ricercando attività che ti piacciono, come ascoltare della musica, o facendo un bagno caldo per rilassarti.
Utilizza delle tecniche di respirazione e meditazione per ridurre lo stress. Esegui respiri lenti e profondi soprattutto quando avverti maggiore fatica e difficoltà di concentrazione.
Come abbiamo visto, è importante svolgere regolarmente esercizio fisico, per 2-3 volte alla settimana.
Scegli un’attività aerobica che preferisci, ad esempio andare a camminare, in bici oppure nuotare. Va bene partire anche con 10 minuti di attività aerobica, con l’obiettivo di raggiungere 20-30 minuti di esercizio.
Infine, esegui esercizi specifici per migliorare la tua mobilità e ridurre le tensioni nei punti dolenti. Puoi trovare tutti gli esercizi, le tecniche di rilassamento e di respirazione all’interno del “Protocollo Fibromialgia”.
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