Introduzione alla fibromialgia
La fibromialgia è una condizione che sta colpendo un numero sempre più crescente di persone e in particolare di donne. Quali sono i sintomi che la caratterizzano e quali sono i comportamenti da adottare per conviverci al meglio?
La parola FIBROMIALGIA significa letteralmente “dolore alla fibra muscolare o al tessuto connettivo”, anche se in realtà questi sono solo alcuni dei numerosi sintomi che può dare.
Prima di procedere ad illustrarti quelli che sono i sintomi più frequenti ti invito a visionare il mio seminario Stare bene con la fibromialgia, e se ti piace anche ad acquistare il corso completo Protocollo Fibromialgia.
Quali sono i sintomi più comuni.
Gli studi fatti fino ad ora dimostrano che tra i sintomi più frequentemente ritrovati nelle persone che soffrono di fibromialgia ci sono: mal di testa, dolori muscolari specifici o diffusi, affaticamento, bassa soglia del dolore, ansia, depressione, disturbi dell’umore, fibro-fog ( o nebbia mentale). Non è detto che tutte le persone che hanno la fibromialgia soffrano di tutti questi sintomi, anzi può apparire in modalità diverse.
In questo articolo mi soffermerò maggiormente sulle problematiche muscoloscheletriche in quanto le curo ogni giorno.
Le caratteristiche del dolore fibromialgico
La fibromialgia dà spesso dei dolori che non sono come quelli che prova colui che ha un normale dolore muscoloscheletrico. Le caratteristiche nel nostro caso sono diverse. Si tratta di dolori molto spesso diffusi in diverse aree e senza una evidente causa, che hanno un decorso che potremmo definire “poco logico”.
Lascia che ti spieghi…
Un esempio classico è che dopo aver seguito degli esercizi per diminuire i dolori, il fibromialgico si rende conto di essere effettivamente migliorato, ma qualche giorno dopo magari il problema inspiegabilmente riappare con caratteristiche diverse. Quello che consiglio alle mie pazienti quindi è di cercare innanzitutto di accettare la situazione.
Può sembrare una banalità certo, ma non essedo una problematica guaribile definitivamente, è molto importante comprendere che ci si dovrà convivere per sempre e accettarlo. La cosa migliore da fare è adottare tutte quelle strategie che ci permettono di costruire un corpo più forte e meno dolente.
Non esiste quindi una bacchetta magica che può guarirti, tuttavia eseguendo gli esercizi giusti puoi migliorare significativamente i tuoi sintomi, tenendo finalmente sotto controllo il problema.
I miei consigli appresi sul campo e non.
Se hai la fibromialgia ho alcuni consigli per te. Innanzitutto vorrei rassicurarti, perchè la maggioranza dei miei pazienti Fibromialgici sono stati meglio seguendo i nostri esercizi e corsi. Certo è che bisogna entrare nella mentalità del “darci dentro”, e scegliere di utilizzare gli esercizi fisici e muscolari un po’ come se fossero una medicina.
Solo se fatti con costanza, anche per poco tempo 15-20 minuti 2-4 volte alla settimana possono darti un beneficio effettivo. Il mio consiglio è di appassionarti a questi esercizi, cerca di farli con l’obiettivo di migliorare, così farli non sarà un peso ma un piacere. Se fai un’attività fisica, scegli di fermarti 15 minuti prima o dopo l’allenamento per fare gli esercizi, impara ad ascoltare il tuo corpo e ad adeguarli in base ai dolori che senti in quel giorno se sono presenti.
Non cedere alle illusioni
Purtroppo al giorno d’oggi è facile incappare in professionisti che cercano di propinare cure miracolose per la fibromialgia così come altre terapie. Una cura miracolosa però non esiste.
Quindi il mio consiglio visto che si tratta di una problematica cronica (di cui purtroppo non ti libererai), il mio consiglio è di NON cercare di curarla con terapie con efficacia temporanea, come terapie fisiche, osteopatia, massaggi ecc… Queste terapie possono dare una mano, ma non puoi pensare di continuarle a vita. Per questoil messaggio più forte che voglio farti passare oggi è che se fossi al posto tuo, cercherei di individuare una strategia auto-somministratile, come gli esercizi, una dieta sana, il riposo, la meditazione, che ti possano aiutare a convivere al meglio con questa problematica. Il tutto senza dover obbligatoriamente ritornare sistematicamente a farti somministrare terapie a breve termine, che al bisogno possono dare una mano, ma alla lunga non sono risolutive,