La trocanterite è una comune causa di dolore laterale alla coscia che può provocare difficoltà nei movimenti dell’anca e durante il cammino.
Interessa circa il 10-25% della popolazione e soprattutto le donne tra i 40 e i 60 anni d’età, probabilmente per via della morfologia del bacino femminile.

Ma qual è la causa della trocanterite?
Si tratta di una borsite, artrosi dell’anca o di un dolore che nasce dai tendini?
Sono diverse le ipotesi che possono spiegare la trocanterite e in questo articolo cercheremo di fare chiarezza.
Leggilo fino in fondo!
Perché troverai anche una “parte pratica” con esercizi guidati che ti aiuteranno a stare bene con la trocanterite.
Sì, perché i rimedi da usare in caso di trocanterite sono proprio gli esercizi.
E ne abbiamo la prova grazie agli studi scientifici e al lavoro quotidiano che svolgiamo nei nostri studi di Fisioterapia di Milano, Brescia e online.
Con il Metodo Fisiosocial, infatti, stiamo aiutando le persone a vincere i dolori attraverso esercizi terapeutici e se sei interessato a richiedere una consulenza personalizzata, clicca qui in basso:
Ok, ora torniamo alla trocanterite…
Trocanterite: borse e tendini glutei
Il temine “trocanterite” indica, generalmente, un’infiammazione del grande trocantere.
Infatti, gli studi la definiscono: “sindrome dolorosa del grande trocantere”.
Il grande trocantere è una parte ossea del femore (che puoi vedere qui in basso) e corrisponde al punto in cui si inseriscono diversi tendini e si trovano le borse della regione glutea.
Le borse sono dei “cuscinetti fluidi” che servono a facilitare lo scorrimento dei muscoli e dei tendini in prossimità dell’inserzione sull’osso.
I tendini che hanno inserzione sul grande trocantere, e che possono essere principalmente interessati in caso di trocanterite, sono il tendine del piccolo gluteo e del medio gluteo.

Questi due muscoli si attivano nelle attività in carico, come durante il cammino o nella corsa, per stabilizzare la testa del femore nell’acetabolo (una cavità del bacino).
In più, la loro contrazione permette l’abduzione dell’anca ovvero un movimento di “apertura laterale” della coscia.
In realtà, non sono soli in questo compito.
Ad aiutare medio e piccolo gluteo, ci sono il muscolo tensore della fascia lata, il grande gluteo e i muscoli rotatori esterni dell’anca (che si inseriscono anch’essi sul grande trocantere).
Quindi oltre alle borse, quando si parla di trocanterite, bisogna considerare anche diversi tendini e muscoli.
Anzi, a dirla tutta…
Una ricerca scientifica condotta su 877 pazienti con trocanterite ha dimostrato come solo l’8% dei pazienti aveva un’infiammazione isolata delle borse (borsite).
Nella maggior parte dei casi, infatti, alla base della trocanterite vi era proprio una patologia a carico dei tendini glutei (conosciuta come “tendinopatia glutea”).
Inoltre, bisogna considerare che il dolore esterno all’anca può essere anche provocato dall’artrosi (coxartrosi), soprattutto se colpisce persone in età avanzata.
Dunque, analizziamo quali sono le cause più frequenti e i sintomi della trocanterite.
Cause e sintomi della trocanterite
Il sintomo principale della trocanterite è il dolore localizzato a livello della testa del femore, che occasionalmente può irradiarsi lungo la coscia.
- Il dolore tende a peggiorare durante il cammino, nel fare le scale, accovacciandosi, e può comparire anche nell’accavallare la gamba dolente su quella sana.
- Se soffri di trocanterite, inoltre, potresti avere difficoltà a riposare sul fianco interessato proprio per la comparsa di dolore correlato alla pressione.
Nella maggior parte dei pazienti, la trocanterite è determinata da un brusco incremento delle attività in carico, senza aver rispettato un’adeguata progressione.
Potresti aver notato il dolore all’anca dopo aver corso di più del solito, se non hai fatto un giusto riposo, oppure se hai svolto più ore di allenamento in settimana.
Queste situazioni generano un sovraccarico a livello dei tendini glutei e, se non viene ben tollerato, il “microtrauma” ripetuto può provocare una tendinopatia del medio e del piccolo gluteo.

Oltre a uno squilibrio nell’attività fisica, tra i fattori di rischio, vi è un elevato indice di massa corporea e debolezza a carico dei muscoli laterali dell’anca (abduttori).
Inoltre, la trocanterite può comparire anche in seguito ad un trauma diretto all’anca, ad esempio dopo una caduta sul fianco.
Per poter confermare la diagnosi, il medico potrebbe richiedere degli esami strumentali come le radiografie, l’ecografia e/o la risonanza magnetica.
- Attraverso i raggi, si escluderanno fratture, dovute ad eventuali traumi, o artrosi (che si presenta con limitazione nei movimenti dell’anca).
- Invece, grazie all’ecografia e alla risonanza magnetica si potrà verificare la presenza di una patologia dei tendini glutei e/o di una borsite.
Dunque, il dolore laterale all’anca da trocanterite potrebbe essere principalmente dovuto per un problema tendineo.
Soprattutto se non c’è rigidità nei movimenti dell’anca e se è comparso in seguito a sforzi fisici inusuali.
E come si fa a curarlo?
Le ricerche scientifiche dimostrano come la terapia migliore in questi casi sia l’esercizio terapeutico ben dosato.
Nel prossimo paragrafo, ti spiego quali sono gli esercizi da fare in caso di trocanterite.
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Esercizi per la trocanterite
“Dottore ma se la trocanterite dipende da un sovraccarico, se faccio gli esercizi non è peggio? Non è meglio riposare?”
Quando si ha un problema tendineo, e in generale in presenza di un infortunio, spesso il primo pensiero è quello di mettere a riposo il corpo con l’obiettivo di ridurre il dolore.
Ma attenzione: il riposo assoluto non è la cura!
Diminuire le attività e osservare un periodo di “scarico” può darti dei momentanei benefici sui sintomi, però non ti permetterà di risolvere il dolore laterale all’anca.
D’altro canto, continuare a svolgere allenamenti intensi e non rispettare il dolore è anch’essa una strategia sbagliata.
Dunque, cosa bisogna fare?
La terapia per la trocanterite sta nel mezzo: limitare le attività che provocano dolore e aumentare la capacità di carico di muscoli e tendini.
E, per andare al sodo, ecco quali sono i consigli e gli esercizi da mettere in pratica.
- Inizialmente riduci le attività che ti evocano maggior dolore (ad esempio la corsa);
- Limita le posture mantenute con l’anca addotta (ovvero con le cosce vicine, come la posizione seduta con le gambe accavallate);
- Cerca di non riposare sul fianco dolente;
- Esegui esercizi di rinforzo dei muscoli laterali dell’anca (abduttori), iniziando a corpo libero e gradualmente inserendo delle resistenze;
- Svolgi esercizi di rinforzo muscolare per il grande gluteo (ad esempio il “ponte” da supino);
- Dedica del tempo anche per migliorare la forza dei muscoli addominali e il controllo “lombo-pelvico” per avere una distribuzione dei carichi ottimale;
- Lavora sulla mobilità dell’anca e sull’allungamento muscolare, senza forzare sul dolore.
Cliccando su questo link potrai vedere alcuni esercizi per il dolore da trocanterite con tutte le spiegazioni dettagliate sull’esecuzione.
Gli esercizi, se eseguiti con costanza e con la giusta progressione, ti permetteranno di aumentare la forza dei muscoli e dei tendini e di alleviare il dolore esterno all’anca.
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Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto.
A presto.
Bibliografia
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