Senti formicolio alla mano e ti è stato detto che potrebbe essere la sindrome del tunnel carpale?
In questo articolo scoprirai effettivamente che cos’è il tunnel carpale, quali sono i sintomi e i rimedi per ridurre i fastidi alla mano.
In modo da avere tutte le informazioni utili per rispondere ai tuoi dubbi ed essere padrone della tua salute.
Ma prima di iniziare, ci tengo a fare una premessa…
La fisioterapia per la sindrome del tunnel carpale si deve basare sulle evidenze scientifiche che, ad oggi, supportano l’utilizzo di trattamenti manuali ed esercizi specifici.

E nei nostri centri fisioterapici di Milano e Brescia ci impegniamo affinché ogni persona possa accedere alle migliori cure per guarire dal dolore, seguendo le linee guida internazionali.
Vediamo frequentemente pazienti con sindrome del tunnel carpale che ritardano le terapie (o eseguono trattamenti non indicati) e sono demoralizzati perché i sintomi alle mani non passano.
Dunque, abbiamo deciso di creare questo articolo proprio per farti conoscere qual è la fisioterapia per il tunnel carpale e quali sono gli esercizi da fare per stare meglio.
In più, possiamo analizzare nel dettaglio il tuo caso clinico attraverso una consulenza personalizzata. Per richiederla, scegli qui in basso la soluzione più comoda per te:
Ok, dopo questa introduzione…
Iniziamo.
Che cos’è il tunnel carpale
Il tunnel carpale è uno spazio anatomico situato a livello del polso e si tratta proprio di una “galleria” all’interno della quale passano diverse strutture.
Scopriamo quali sono.
Con il palmo della mano rivolto verso l’alto, possiamo individuare il “pavimento” del tunnel carpale che è composto dalle ossa del polso (ossa carpali).
Il tetto della galleria, invece, è formato dal legamento trasverso del carpo, un tessuto fibroso, poco elastico.
All’interno di questo tunnel carpale scorrono ben nove tendini!
Che nello specifico, sono:
- quattro tendini dei muscoli flessori superficiali delle dita;
- quattro tendini dei muscoli flessori profondi delle dita;
- il tendine del muscolo flessore lungo del pollice.
Sono muscoli che nascono dall’avambraccio, passano all’interno del tunnel carpale, e si inseriscono a livello delle dita della mano.
Quando si contraggono, questi muscoli aumentano di volume e ci permettono di piegare le dita.
Ma non è finita qui, perché nel tunnel carpale si trovano anche vasi sanguigni e il nervo mediano.

Il nervo mediano è un nervo periferico che nasce dalle vertebre cervicali, passa nella parte interna del braccio fino a raggiungere le dita.
In particolare, il nervo mediano controlla la forza di alcuni muscoli della mano e la sensibilità delle prime tre dita e metà del quarto dito.
Quindi, il tunnel carpale è un grande contenitore di tendini, vasi sanguigni e nervi che si muovono durante i movimenti della mano.
Quando pieghi ed estendi il polso e le dita, ad esempio per afferrare un oggetto o nell’utilizzare il telefono, i tendini e il nervo mediano scorrono insieme all’interno del tunnel carpale.
E questo è fondamentale per poter mantenere una corretta funzione della mano!
Infatti, se nel tunnel carpale è presente una compressione di queste strutture, soprattutto del nervo mediano, possono comparire i sintomi legati alla sindrome del tunnel carpale.
Che per l’appunto è definita come una “neuropatia da intrappolamento”.
Il nervo mediano, dunque, viene ostacolato nella conduzione dell’impulso nervoso che trasporta le informazioni dai recettori della mano al sistema nervoso centrale (e viceversa).
Ma quali sono le cause di questa compressione e i sintomi per riconoscere la sindrome del tunnel carpale?
Te ne parlo qui in basso.
Sindrome del tunnel carpale: i sintomi per riconoscerla
La sindrome del tunnel carpale colpisce circa il 4-5% della popolazione ed è molto frequente tra i 40-60 anni di età.
È una condizione spesso bilaterale, ovvero che riguarda entrambi le mani, e nella maggior parte dei casi non è possibile individuare un’unica causa sottostante.
Però, si pensa che alla base della patologia ci sia un aumento di volume dei tessuti all’interno del tunnel carpale.
Ad esempio…
Potrebbe esserci un’infiammazione delle guaine che rivestono i tendini oppure un edema (accumulo di liquido) che determina un aumento della pressione nel tunnel carpale.
Di conseguenza, si crea una compressione che altera la funzione del nervo mediano e compaiono i sintomi tipici della sindrome del tunnel carpale:
- alterazioni della sensibilità, come formicolio, intorpidimento, o una sensazione di “spilli”, soprattutto durante la notte e che coinvolge le aree controllate dal nervo mediano;
- dolore al polso, alla mano o alle dita;
- gonfiore;
- diminuzione della sensibilità e della forza, ovvero potresti sentire una parte della mano più “addormentata” e avere meno forza nella presa.
Possono essere più coinvolti i lavoratori e le lavoratrici che svolgono movimenti ripetuti con le mani (come operai o parrucchieri) e in determinati sport (tra cui tennis, arrampicata, motociclismo).
Infatti, il continuo sforzo sui muscoli delle dita genera un sovraccarico muscolo-tendineo con conseguente aumento di volume nel tunnel carpale.
Anche alcune patologie infiammatorie che colpiscono le articolazioni, come l’artrite reumatoide, possono essere associate alla sindrome del tunnel carpale.
Inoltre, è bene escludere il coinvolgimento del rachide cervicale che, in determinati casi, può provocare sintomi simili.
Per questi motivi, il medico specialista potrebbe richiedere alcuni esami aggiuntivi per confermare la diagnosi di sindrome del tunnel carpale e verificare la funzione del nervo mediano.
Successivamente, in base all’intensità dei sintomi e alla fase della patologia, il medico ti indicherà dei trattamenti farmacologici e fisioterapici.
La fisioterapia per il tunnel carpale è un valido aiuto per poter alleviare i fastidi alla mano e alle dita.
In particolare, grazie a tecniche manuali ed esercizi specifici, è possibile migliorare la circolazione all’interno del tunnel, diminuire la compressione, facilitare lo scorrimento dei tendini e del nervo.
In sostanza…
La fisioterapia per la sindrome del tunnel carpale è uno dei trattamenti di primo livello!
Se desideri richiedere una consulenza fisioterapica con noi di Fisiosocial, approfondire la tua condizione e sapere cosa fare per risolvere i tuoi dolori, puoi farlo cliccando ai link qui in basso:
Bene, siamo arrivati alla parte più interessante: gli esercizi per la sindrome del tunnel carpale!
Esercizi per la sindrome del tunnel carpale
Il trattamento fisioterapico della sindrome del tunnel carpale ha come obiettivi la riduzione del dolore, il recupero della normale sensibilità alla mano e della forza muscolare.
Gli studi scientifici raccomandano l’utilizzo di tecniche manuali per poter aumentare la mobilità del polso e favorire una maggiore “apertura” del tunnel carpale.
Così facendo, si potranno ridurre i sintomi alla mano e alle dita e, contestualmente, si potranno eseguire gli esercizi con minori fastidi.
Secondo le ricerche, infatti, un protocollo di 6 settimane di fisioterapia basata sugli esercizi è in grado di migliorare la forza nella presa e la mobilità.
Quindi, ecco per te un elenco di alcuni esercizi utili e un video dimostrativo.
- Mobilità del polso
Con la mano interessata puoi eseguire dei movimenti del polso in tutte le direzioni (in estensione, flessione, inclinazione laterale e rotazione). Così facendo ridurrai la rigidità sull’articolazione.
Inizia con 2 serie per 6-8 ripetizioni per ogni movimento, cercando di aumentare gradualmente l’ampiezza ma senza evocare eccesivo dolore o fastidio.
- Apertura e chiusura delle dita
Questo esercizio consiste nell’andare a separare le dita tra loro, come se volessi aprire al massimo la mano, per poi riavvicinarle. Eseguilo con il gomito appoggiato ad un tavolo e il polso in posizione neutra.

Potresti sentire una sensazione di allungamento nel polso, a livello del tunnel carpale.
- Scorrimento tendineo
Lo scorrimento tendineo si esegue facendo diverse “posture” con la mano e con le dita.
- Inizia con la mano dritta e le dita tese.
- Successivamente chiudile come a fare il “pugno”
- Dopo fai scorrere le dita più in su, come a fare un “artiglio”
- Infine, stendi le dita in avanti, come a formare un “tetto” con le dita tese
Questa sequenza permette di migliorare lo “scivolamento” dei tendini che scorrono nel tunnel carpale.
Inoltre, è fondamentale inserire anche esercizi che migliorino la funzione del nervo mediano.
In particolare, esistono esercizi e manovre di neurodinamica che permettono di agevolare la mobilità del tessuto nervoso.
Se vuoi vedere un esercizio di neurodinamica e uno per la mobilità e il rinforzo delle dita, clicca qui su questo nostro video.
Ok, siamo arrivati (quasi) alla fine.
Vorrei solo parlarti di un ultimo aspetto che potrebbe interessarti se soffri di sindrome del tunnel carpale: l’utilizzo dei tutori.
Il tutore (o splint) mantiene il polso in posizione neutra e può essere un valido alleato per ridurre la pressione sul tunnel carpale.
Questo è efficace soprattutto durante le ore notturne, in quanto si potrebbero assumere alcune posizioni del polso che possono provocare compressione e fastidi.
Le evidenze scientifiche, però, dimostrano come sia fondamentale associare all’uso del tutore notturno anche gli esercizi terapeutici per poter avere benefici a lungo termine.
Infatti, l’obiettivo di una terapia dovrebbe essere quello di ridare la mobilità e la forza per affrontare le attività quotidiane senza dolori e limitazioni!
Quindi, utilizza il tutore solo il tempo necessario e affidati ad un fisioterapista per avere un programma riabilitativo personalizzato per la sindrome del tunnel carpale.
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Analizzeremo insieme il tuo caso clinico e definiremo il percorso fisioterapico più adatto.
A presto!
Bibliografia
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