Caviglia, la tipica “slogatura” …chi non l’ha mai avuta!
La distorsione di caviglia, infatti, è tra gli infortuni muscolo-scheletrici più frequenti nel mondo, soprattutto tra gli sportivi.
Gli studi dimostrano come ogni giorno 1 persona su 10.000 subisce un episodio di distorsione di caviglia.
E se si considerano alcuni sport, come il basket o la pallavolo, si scopre che la distorsione di caviglia è una delle cause principali di assenza dall’attività sportiva.
Forse anche tu hai avuto quella brutta sensazione di sentire la caviglia che si gira.
E qual è la prima cosa che accade dopo una distorsione?
La caviglia si gonfia!
Questo articolo vorrei che fosse un prontuario scientifico che possa esserti d’aiuto per gestire le fasi dopo una distorsione alla caviglia: dal gonfiore al ritorno all’attività sportiva!
Inoltre, se hai subito di recente un trauma alla caviglia o hai un fastidio cronico che ti disturba durante la giornata, puoi richiedere una consulenza personalizzata nel nostro studio a Milano oppure online.
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Iniziamo (un passo alla volta)!
Distorsione alla caviglia: i sintomi e quanto dura
La distorsione di caviglia, in oltre il 73% dei casi, avviene in seguito ad una rotazione improvvisa del piede verso l’interno e determina un infortunio a carico dei legamenti laterali (infatti si parla di “distorsione laterale di caviglia”).
La distorsione si presenta con dolore acuto, proprio lateralmente alla caviglia, e difficoltà ad appoggiare il piede a terra.
Oltre al dolore e all’impossibilità di caricare nell’immediato, la caviglia comincia a gonfiarsi.
E questi sintomi sono ancora più evidenti in base al grado di distorsione, ovvero in relazione alla gravità del danno sui legamenti laterali della caviglia.
Le distorsioni di basso grado, in cui avviene uno “stiramento” dei legamenti laterali, i sintomi sono più lievi e il recupero solitamente avviene dopo 3-4 settimane.
Invece, in caso di una distorsione di secondo o terzo grado, vi è una lesione del complesso legamentoso laterale. La caviglia sarà molto gonfia e indolenzita e ci sarà instabilità a livello dell’articolazione.
Una completa riabilitazione, in questi casi, richiede almeno 6 settimane ed è importante che venga eseguito un percorso di fisioterapia suddiviso in fasi specifiche.
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Intanto andiamo a scoprire come mai la caviglia si gonfia e cosa fare per ridurre il gonfiore alla caviglia!
Gli esercizi per ridurre il gonfiore alla caviglia
Il gonfiore è uno dei primi segni che compare dopo una “storta” alla caviglia. Questo avviene a causa della lesione (di varia entità) a carico dei legamenti laterali, che determina la comparsa di un ematoma (livido) lateralmente alla caviglia.
Il gonfiore potrebbe estendersi anche verso il bordo laterale del piede, per via della diffusione dei liquidi.
Ecco, dunque, come comportarsi in presenza di gonfiore alla caviglia dopo una distorsione.
- In fase iniziale, subito dopo il trauma, è importante proteggere l’articolazione utilizzando dei bendaggi.
Questo ti aiuterà sia a far sgonfiare la caviglia che ad evitare ulteriori traumi a carico dell’articolazione.
Ma l’immobilizzazione non deve essere prolungata!
Le recenti ricerche sulla distorsione di caviglia, infatti, hanno confermato come un approccio basato sulla mobilizzazione precoce permetta un miglior recupero della funzione della caviglia e una riduzione del gonfiore.
- Dunque, non appena il dolore comincia a diminuire, puoi iniziare a svolgere dei movimenti delicati con la punta del piede in alto e in basso per facilitare il drenaggio e attivare la muscolatura della gamba.
- Un consiglio è quello di mantenere la gamba più alta rispetto al livello del cuore, ad esempio da sdraiati con il piede sostenuto da un paio di cuscini.
In questo modo la gravità ti aiuterà a sgonfiare la caviglia agevolando il ritorno dei liquidi.
“E il ghiaccio può essere utile?”
- La terapia con il ghiaccio (crioterapia) è da sempre impiegata per ridurre il gonfiore grazie alla capacità di “vasocostrizione”, ovvero di ridurre il diametro dei vasi sanguigni e la fuoriuscita di sangue.
Ma le ultime evidenze scientifiche hanno evidenziato come la crioterapia possa rallentare il processo di riparazione e guarigione dei tessuti.
Dunque, il ghiaccio può darti una sensazione di sollievo dal dolore e dal gonfiore ma non è una strategia da utilizzare a lungo termine.
Quando il dolore e il gonfiore diminuiscono, è importante riprendere gradualmente il carico e i movimenti per evitare che ci siano delle limitazioni alla caviglia.
Secondo uno studio del 2005, infatti, circa il 70% dei soggetti ha avuto dolore, gonfiore o instabilità fino a 4 anni dopo una distorsione alla caviglia.
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I nostri trattamenti si basano su terapie attive e in linea con le ultime evidenze scientifiche, in modo da permetterti di ritornare a muoverti in completa sicurezza.
Seguimi, adesso ti spiego come trattiamo una distorsione alla caviglia!
I movimenti per curare la distorsione alla caviglia
Molte persone sottovalutano la riabilitazione dopo una distorsione alla caviglia, spesso immobilizzandola per molto tempo oppure riprendendo troppo presto gli allenamenti.
Questo può provocare un aumento del rischio di un nuovo infortunio e la comparsa di instabilità cronica alla caviglia.
Per curare una distorsione è necessario riprendere il prima possibile la mobilità, nel rispetto dei sintomi e del processo di guarigione.
Inizialmente, infatti, vengono eseguiti esercizi di mobilità della caviglia in tutte le direzioni, con maggiore cautela nel movimento di inversione (punta del piede verso l’interno).
Oltre a muovere la caviglia, si eseguono esercizi per attivare il ginocchio e l’anca in modo da migliorare la fluidità nei movimenti e facilitare, ulteriormente, il drenaggio.
Successivamente si inizia la fase di recupero della forza muscolare: verranno utilizzate delle resistenze elastiche per poter rinforzare i muscoli della gamba cosicché possano aiutare i legamenti nel sostenere il carico sull’articolazione.
In questo video ti mostro alcuni consigli pratici ed esercizi che utilizziamo per curare i nostri pazienti.
Insieme al recupero della mobilità e della forza, si inizia a lavorare per ripristinare il carico sulla caviglia e lo schema del passo.
Questo ti aiuterà sin da subito a camminare meglio e diminuire il rischio di instabilità e disabilità a lungo termine.
Adesso, immagina di dover atterrare da un salto, fare un rapido cambio di direzione oppure semplicemente scendere un gradino.
Dovrai essere pronto ad affrontare al meglio questi “stress” sulla caviglia perché ti capiteranno durante le attività quotidiane e sportive.
Per questo motivo, nelle fasi finali della riabilitazione, ci concentriamo sul miglioramento dell’equilibrio e del controllo neuro-muscolare in diverse situazioni e nei gesti sport-specifici.
Il nostro obiettivo è proprio quello di ridarti la massima libertà di movimento, forza e stabilità. Ed è ciò che facciamo quotidianamente con i nostri pazienti in studio e a distanza.
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Saremo felici di aiutarti!
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