Avere una caviglia instabile può sembrare una condizione trascurabile, ma non lo è affatto, anzi, può risultare invalidante, perché oltre a dare dolore, può far sentire insicuri durante il cammino ed esporre più facilmente a traumi o distorsioni.
Quando vi è instabilità alla caviglia, può essere dunque molto difficile fare sport a causa del dolore e dell’insicurezza. A volte capita di non sentirsi sicuri nel camminare su terreni scoscesi o poco battuti.
Le cause di instabilità possono essere la lesione di uno o più legamenti, degli squilibri muscolari o una conformazione anatomica della caviglia non del tutto corretta.
Nel caso di squilibri muscolari è frequente che vi sia una debolezza dei muscoli peronei. Questi sono i muscoli che ruotano esternamente il piede e che nelle distorsioni si distendono maggiormente in modo traumatico.
Se questi muscoli sono deboli la caviglia risulterà instabile e più passibile di traumi.
Se soffri di caviglia instabile, potrebbe essere utile un’ecografia, per accertarti che non siano presenti lesioni o alterazioni ai tendini o ai legamenti. Talvolta, infatti, è possibile non avere dolore, non accorgersi di avere lesioni legamentose e realizzarlo solo al momento dell’ecografia.
Principali cause
Ci sono alcuni fattori che predispongono maggiormente ad instabilità di caviglia.
Tra quelli più frequenti ricordiamo gli sport in cui si ripete molte volte il salto. Saltando molte volte, infatti, è facile che si vada incontro a distorsioni. Distorsioni ripetute significano debolezza o rottura dei legamenti e quindi maggiore probabilità di ricaduta.
Anche alcuni sport in cui sono presenti movimenti esplosivi possono portare a debolezza o instabilità della caviglia. Tra quelli in cui accade più frequentemente troviamo il basket, la pallavolo, il calcio, il rugby, il tennis, il nuoto e la corsa di resistenza in particolare se fatta su terreni scoscesi o non battuti.
Un altro fattore che può predisporre ad instabilità di caviglia è il piede cavo. Quando si soffre di questa disfunzione posturale, spesso i muscoli peronei sono deboli e non riescono a stabilizzare a dovere la caviglia. Squilibri muscolari come la già citata debolezza dei muscoli peronei sono spesso alla base di una caviglia instabile.
In altri casi, entrano in gioco anche fattori congeniti, per i quali sin dalla nascita si ha una debolezza dei tendini o dei legamenti che porta ad avere un’articolazione instabile e un’andatura incerta.
Infine, può avere una caviglia instabile anche chi ha squilibri articolari dati da patologie ossee o fratture precedenti.
Terapia
In questi casi, l’arma più forte che abbiamo per compensare l’instabilità è l’esercizio terapeutico. Tramite i giusti esercizi sarà possibile ottenere caviglie sane e forti.
Molte persone fanno un uso scorretto dei tutori. Il tutore non deve essere inteso come un sostituto della stabilità della caviglia. Il mio consiglio per coloro che soffrono di instabilità è di andare da un fisioterapista che faccia una valutazione degli squilibri posturali dell’arto inferiore in toto e che dia esercizi di rinforzo della caviglia e, se serve, anche dei muscoli del piede o del ginocchio.
Il tutore deve aumentare la stabilità in momenti in cui l’articolazione è sotto pressione, come per esempio durante l’attività fisica. L’obiettivo, se non ci sono legamenti lesionati, è comunque di riuscire a risolvere l’instabilità e non usare più il tutore.
Una volta migliorata la muscolatura della caviglia sarà necessario fare esercizi di stabilità della caviglia come esercizi propriocettivi su cuscini, tavolette e altri presidi o a corpo libero. Infine, sarà importante riabituare il paziente ai salti e ai cambi di direzione repentini.
Se soffri di instabilità inizia con gli esercizi mostrati nel video.
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