“Doc, non riesco ad alzare il braccio: è un problema alla cuffia dei rotatori?
“Fisio, ho fatto un movimento brusco e ora ho male alla spalla. Non è che sono i tendini della cuffia dei rotatori?!”
Queste sono domande che frequentemente sentiamo dai nostri pazienti durante le consulenze in studio e online.
E…Sì!
Una patologia a carico della cuffia dei rotatori può essere una fonte di dolore e limitazione nei movimenti della spalla.
Ma, aspetta, non trarre conclusioni affrettate.
È vero che la lesione alla cuffia dei rotatori (o una tendinopatia) può essere un problema fastidioso ma ci sono due buone notizie.
La prima è che le lesioni alla cuffia dei rotatori non sempre danno dolore e, in molti casi, possono essere trattate senza intervento chirurgico.
E infatti (la seconda buona notizia) il miglior trattamento di questi disturbi si basa sugli esercizi e un fisioterapista può aiutarti per stare meglio.
In questo articolo ti spiegherò che cos’è la cuffia dei rotatori, come si presenta una lesione e quali sono gli esercizi da fare e quelli da evitare per stare meglio.
Prima di iniziare, vorrei ricordarti che puoi richiedere una consulenza personalizzata per parlarci della tua condizione e ricevere una valutazione approfondita.
Ecco come fare:
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Ok, adesso iniziamo!
Cos’è la cuffia dei rotatori?
La cuffia dei rotatori è una struttura composta da quattro muscoli che, con i loro tendini, “avvolgono” la testa dell’omero.
Ecco perché il termine “cuffia”!
Questi muscoli sono: il muscolo sovraspinato, il sottospinato, il piccolo rotondo e il sottoscapolare.
La funzione della cuffia dei rotatori è quella di controllare e stabilizzare in maniera dinamica la testa dell’omero, soprattutto durante i movimenti di elevazione del braccio.
Pensa a quando sollevi un oggetto, lanci un pallone oppure negli esercizi in palestra…
La cuffia dei rotatori (insieme agli altri muscoli) si attiva per permettere un corretto movimento dell’omero rispetto alla scapola e per mantenere la stabilità.
Inoltre, il muscolo sottospinato e il piccolo rotondo sono maggiormente coinvolti nella rotazione esterna della spalla.
Un movimento che si verifica, ad esempio, quando ci laviamo i capelli o infiliamo la manica di una camicia.
Mentre il sottoscapolare interviene nella rotazione interna della spalla, ad esempio quando proviamo a lavarci la schiena o a prendere il portafoglio dalla tasca posteriore.
Proprio questi “semplici” movimenti possono essere dolorosi e difficili da eseguire in presenza di una lesione della cuffia dei rotatori.
In realtà, non solo in presenza di una lesione!
Anche alcune patologie ai tendini della cuffia dei rotatori (come una tendinite o tendinopatia), in assenza di lesione, possono comunque limitarti nei movimenti della spalla.
Quindi se hai dolore alla spalla e sei interessato a capire cosa fare per stare meglio, puoi richiedere una consulenza personalizzata cliccando qui in basso:
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Intanto, approfondiamo il discorso sulla lesione della cuffia dei rotatori.
La lesione della cuffia dei rotatori
La lesione della cuffia dei rotatori, tipicamente, si presenta con dolore acuto al momento dell’infortunio, dolore notturno e debolezza alla spalla.
Se hai subito una lesione, potresti notare anche estrema difficoltà nel sollevare la spalla o nell’eseguire alcuni movimenti con il braccio alzato.
In alcuni casi, il dolore potrebbe irradiarsi lungo il braccio e possono essere coinvolti anche altri muscoli e tendini (come il capo lungo del bicipite brachiale).
Ma ci teniamo a fare due precisazioni.
- Innanzitutto, non tutte le lesioni della cuffia dei rotatori sono uguali!
Infatti, può variare il numero dei tendini coinvolti, l’ampiezza e la forma della lesione, ma anche il meccanismo con cui avviene.
Alcune lesioni della cuffia dei rotatori avvengono per un evento traumatico (ad esempio dopo una caduta con impatto sulla mano).
Ma la maggior parte delle lesioni sono determinate da cambiamenti degenerativi dei tendini in seguito all’invecchiamento e/o a microtraumi ripetuti nel tempo.
Vuol dire che è molto frequente trovare una lesione alla cuffia dei rotatori in un paziente over-60 che ha svolto dei lavori manuali, così come in un atleta di pallavolo o pallanuoto.
La diagnosi di lesione viene svolta proprio indagando la storia clinica del paziente (età, traumi, sintomi ecc..) e può essere confermata eseguendo alcuni esami strumentali (solitamente un’ecografia o la risonanza magnetica).
Ma nonostante la presenza di lesioni e/o degenerazioni tendinee a carico della cuffia dei rotatori, molte persone riescono a muovere la spalla senza alcun sintomo.
E questo è il secondo punto di cui vorrei parlarti.
- Infatti, alcuni studi hanno riscontrato che in un range tra il 10-40% dei casi sono presenti una o più lesioni alla cuffia dei rotatori ma senza che i pazienti abbiano dolori o limitazioni.
Com’è possibile?
Perché “lesione” non vuol dire necessariamente dolore!
Molti pazienti riescono a compensare in maniera ottimale un infortunio alla spalla grazie ad un percorso di esercizi e mantenendo in salute tutta l’articolazione della spalla
Ovviamente, in alcuni casi le lesioni della cuffia dei rotatori possono determinare grave dolore e impotenza nei movimenti tale da richiedere un trattamento chirurgico e fisioterapico.
Però, nel prossimo paragrafo vorrei concentrarmi proprio su come trattare una lesione alla cuffia dei rotatori attraverso gli esercizi.
Cuffia dei rotatori: quali esercizi fare?
“Tratta la ciambella, non il buco!”
Tranquillo, non siamo impazziti.
Questo è il “motto” che noi fisioterapisti teniamo in mente quando ci troviamo davanti ad una lesione alla cuffia dei rotatori.
Lasciami spiegare!
Se hai una lesione alla cuffia dei rotatori, dolori alla spalla e limitazioni nei movimenti, la prima cosa da fare è affidarti a fisioterapisti che curano con l’esercizio terapeutico.
NO!
Tecar, laser o ultrasuoni non sono la scelta migliore in presenza di un problema muscolo-tendineo!
Questi trattamenti non miglioreranno la capacità dei tuoi muscoli e tendini e non ti permetteranno di muoverti meglio e senza dolori.
Gli esercizi, invece, ti aiuteranno ad irrobustire la parte sana dei tendini (“la ciambella”) e a rinforzare tutte le strutture intorno alla spalla e alla scapola.
Così facendo riuscirai a compensare il deficit dato dalla lesione (“il buco”) e a riprendere la funzione della spalla, senza dolori.
Tra poco ti spiegherò alcuni esercizi che puoi fare in caso di lesione alla cuffia dei rotatori, e su quali esercizi prestare più attenzione.
Però ci tengo a dirti che ci vuole tempo e pazienza.
La riabilitazione in questi casi dura almeno 12 settimane (circa 3 mesi).
Questo perché bisogna rispettare una corretta progressione e selezionare bene i movimenti in modo da migliorare gradualmente la mobilità e la forza, rispettando i sintomi.
Diffida da chi ti promette il “tutto e subito”, con un macchinario o con la “manovra magica”.
Ok, senza perderci in altre chiacchiere…
Ecco tre esercizi da fare in presenza di una lesione alla cuffia dei rotatori, falli lentamente e senza provocare dolore.
- Flessione assistita: in posizione sdraiata, porta il braccio in alto con l’aiuto dell’altra mano o con un bastone.
- Sollevamenti delle braccia al muro: in piedi, di fronte al muro, con le braccia vicine al corpo, fai scivolare le mani in alto e in basso sulla parete in modo da migliorare la flessione della spalla.
- Rinforzo delle scapole: in posizione seduta, avvicina le scapole come se volessi “aprire le spalle e chiudere il dorso”. Ritorna in posizione iniziale e ripeti l’esercizio.
Questi sono dei movimenti “base” sui cui poter costruire una progressione e aggiungere altri esercizi.
E per essere ancor più chiari, ti consiglio di vedere questo nostro video in cui parliamo della lesione di un tendine della cuffia dei rotatori.
“Doc, e invece cosa non devo fare se ho una lesione?”
I movimenti da evitare in presenza di un danno alla cuffia dei rotatori variano in base alla tipologia di lesione e in relazioni ai sintomi.
Anche se non esiste un unico movimento da evitare in assoluto!
Tra gli esercizi da “non fare” se si ha avuto una lesione alla cuffia dei rotatori ci sono quelli che richiedono movimenti rapidi con la spalla.
Così come anche gli esercizi che richiedono ampi gradi di “apertura” della spalla, in una fase iniziale, possono essere difficili e dolorosi.
Infatti, prima di svolgere movimenti veloci e ampi è bene che i tendini siano sufficientemente pronti a tollerare lo “stress”.
Quindi, ti consiglio di iniziare con esercizi con il braccio vicino al corpo, in modo da agevolare il movimento e aumentare la forza della spalla in sicurezza.
Inserendo questi esercizi all’interno di un programma di riabilitazione ben strutturato, riuscirai a riacquistare fiducia e libertà nei movimenti della spalla.
Ed è ciò che ricerchiamo con i nostri pazienti durante le consulenze.
Se anche tu desideri richiedere una valutazione per il tuo caso, segui queste indicazioni:
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Ti aspetto al prossimo approfondimento!
Bibliografia
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