La lussazione della spalla è un infortunio molto comune, soprattutto tra i giovani atleti. Durante l’attività sportiva, infatti, gli episodi di lussazione sono più frequenti sia per gli ampi movimenti eseguiti che per i traumi diretti alla spalla.
Pensa a quale velocità e ampiezza ruota la spalla di una pallavolista durante una schiacciata; ma anche alla forza e alla mobilità che serve alla spalla nel sollevamento pesi.
Tutte queste situazioni richiedono che la spalla sia al 100% per poter esprimere il massimo della performance, senza scatenare dolori o paure che fuoriesca.
La spalla, infatti, è la grande articolazione più soggetta a lussazione!
E proprio nei pazienti più giovani, il rischio di una nuova lussazione della spalla può arrivare anche al 90%.
Se hai subito una lussazione della spalla, di recente o in passato, è “normale” che ci sia apprensione che avvenga un nuovo episodio di lussazione.
Per questo, voglio darti alcune informazioni che ti saranno molto utili. Ti spiegherò cos’è la lussazione della spalla, i tempi di recupero e gli esercizi per migliorare la stabilità.
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Cominciamo!
Cos’è la lussazione della spalla?
La lussazione, o dislocazione, della spalla è una condizione in cui la testa dell’omero (l’osso del braccio) fuoriesce dalla fossa glenoidea (una parte della scapola) in cui viene contenuta.
Questa dislocazione nel 95% dei casi avviene anteriormente!
Ma come avviene una lussazione?
La lussazione della spalla può avvenire in seguito ad un colpo diretto alla spalla oppure anche per un movimento brusco o una caduta con il braccio aperto (abdotto) e ruotato all’esterno.
In questa posizione, infatti, la testa dell’omero viene “spinta” in avanti e in basso e, se i legamenti e i muscoli non riescono a trattenerla, la spalla “fuoriesce”.
Dopo un primo episodio di lussazione, purtroppo, si potrebbe sviluppare un’instabilità alla spalla. Si tratta di un disturbo in cui la spalla tende a lussarsi con maggiore facilità e, in alcuni casi, anche senza che ci sia stato un trauma.
È stato visto, infatti, che le persone al di sotto dei 40 anni di età vanno incontro ad instabilità di spalla circa 13 volte in più rispetto agli over 40.
E quando questo avviene, si pensa che ci sia una patologia a carico di alcune strutture della spalla, come i legamenti o il cercine glenoideo (un anello di cartilagine situato nell’articolazione).
In determinati casi, la lussazione della spalla può essere associata anche ad un problema a carico dei tendini della cuffia dei rotatori.
Per questo motivo, non bisogna sottovalutare la lussazione e considerare tutte le strutture che potrebbero essere coinvolte.
Il nostro metodo si basa, appunto, su un’attenta e scrupolosa valutazione iniziale.
Attraverso domande specifiche, test e movimenti cerchiamo di individuare le alterazioni della spalla in modo da intervenire a 360° per riacquistare completamente mobilità, forza e stabilità.
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Ma quanto tempo ci vuole per recuperare da una lussazione della spalla?
Scopriamolo!
Tempi di recupero della lussazione della spalla
I tempi di recupero della lussazione della spalla variano in base al paziente, al tipo di infortunio e agli obiettivi.
Innanzitutto, devi sapere che non appena avviene, la lussazione deve essere ridotta (“rimessa a posto”) in ospedale dal personale medico. In questo modo si riduce il rischio di complicanze e si può subito verificare la riuscita della manovra attraverso le radiografie.
Successivamente, si inizia con la fisioterapia!
il recupero da una lussazione della spalla in media è di 6-8 settimane
Alcuni medici possono consigliare di mantenere un tutore per immobilizzare la spalla nelle prime settimane in modo da ridurre il rischio inziale di una nuova lussazione.
Secondo alcune ricerche, il tempo di immobilizzazione dovrebbe essere limitato, a favore di una fisioterapia precoce, soprattutto nei pazienti over 40, per evitare rigidità alla spalla.
Durante la riabilitazione vengono gradualmente eseguite mobilizzazioni ed esercizi di rinforzo per recuperare gradualmente il movimento e, soprattutto, per ritrovare la stabilità della spalla.
Il tempo di recupero da una lussazione alla spalla può allungarsi in presenza di complicanze (come lesioni della cuffia dei rotatori) e in relazione all’attività sportiva svolta dall’atleta.
Come negli atleti che praticano sport da contatto (basket, rugby) o che svolgono ampi e rapidi movimenti con la spalla (pallavolo, baseball, sollevamento pesi).
Se sei uno sportivo, dunque, ti consiglio di non affrettare l’ultima fase della fisioterapia.
È il momento in cui si cerca di riprodurre il gesto atletico, riducendo la paura dei movimenti e aumentando la stabilità della spalla in diverse situazioni.
Ma quali sono gli esercizi da fare per migliorare la stabilità e ridurre il rischio di una nuova lussazione della spalla?
Vediamoli insieme!
Lussazione della spalla: esercizi per migliorare la stabilità
In seguito ad un episodio di lussazione della spalla, nelle prime settimane, c’è un alto rischio di una nuova lussazione, soprattutto nei giovani.
Per questo motivo la riabilitazione deve essere eseguita con cautela e con l’obiettivo di rinforzare le strutture che contengono la testa dell’omero.
Questo principio è ancor più valido in quelle persone che hanno subito diversi eventi di lussazione della spalla.
Si parla, in questi casi, di lussazione recidivante, abituale o volontaria: cioè il paziente riesce a lussarsi la spalla con maggiore facilità!
Per evitare questa situazione, gli esercizi di stabilità della spalla sono fondamentali.
Infatti, l’obiettivo che ci poniamo come fisioterapisti è proprio quello di evitare che si crei un’instabilità di spalla a lungo termine.
Attraverso questi esercizi si rafforzano attivamente le strutture che “governano” la testa dell’omero, come la cuffia dei rotatori, ma anche i muscoli che circondano la scapola.
In questo modo si aiutano i legamenti a mantenere l’articolazione della spalla nella sua sede.
Guarda questo video per conoscere nel dettaglio gli esercizi da fare!
Ma per quanto tempo vanno svolti questi esercizi?
Non esiste un tempo standard, ma almeno 4-6 settimane sono necessarie per dare un buon stimolo per il tessuto muscolare, cercando di aumentare il carico e le resistenze in alcuni esercizi.
Quando i movimenti quotidiani della spalla risultano sicuri e non ci sono deficit della mobilità, si inizia con l’ultima parte della riabilitazione: il ritorno allo sport.
In quest’ultimo step vengono eseguiti dei test e dei movimenti specifici per riacquistare confidenza e sicurezza nel gesto sportivo
È una fase molto importante e delicata, per questo ti consiglio di affidarti sempre a professionisti sanitari (quindi fisioterapisti iscritti all’albo!) che conoscono il tuo sport e che trattano la spalla.
Se vuoi sapere nello specifico quali sono le terapie migliori per guarire dalla lussazione alla spalla e tornare agli allenamenti senza problemi, puoi richiedere qui una consulenza nel nostro studio a Milano.
A presto!
Bibliografia
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