Francesco Lanzini

Tendine rotuleo infiammato: cosa fare?

Sintomi

Dolore lieve
Dolore acuto
Zoppia
Gonfiore
Bruciore

Hai un dolore anteriore al ginocchio, proprio sotto la rotula? Magari è comparso dopo aver aumentato i pesi nello squat, dopo aver eseguito più volte dei salti oppure in seguito ad una lunga sessione di corsa

Potrebbe essere una tendinopatia rotulea.

È conosciuta come “tendinite rotulea” o “ginocchio del saltatore” (jumper’s knee) per via dell’elevata frequenza con cui si manifesta soprattutto negli atleti che saltano, come cestisti o pallavolisti. Ma, in realtà, può “colpire” anche soggetti che praticano discipline diverse e non necessariamente sportivi. 

Intanto vorrei subito rassicurarti dicendoti che nella maggior parte dei casi il trattamento basato su esercizi personalizzati è il rimedio più efficace per guarire dalla tendinopatia rotulea. 

Infatti, abbiamo creato GINOCCHIO SANO E FORTE proprio per aiutare tutte le persone che soffrono di dolore cronico al ginocchio. All’interno troverai il miglior percorso possibile per vincere il dolore e rinforzare le tue ginocchia. Ti lascio anche qui il link per effettuare una PROVA GRATUITA DEL CORSO.

Adesso andiamo a scoprire cos’è la “tendinopatia rotulea”, perché avviene e quali sono gli esercizi più indicati.

Cos’è la tendinopatia rotulea?

Innanzitutto, facciamo una piccola precisazione: avrete sicuramente sentito parlare di “tendine rotuleo infiammato” o “tendinite rotulea”, un termine che identifica la presenza di un processo infiammatorio alla base della patologia.

In realtà, diversi studi hanno confermato la presenza di cambiamenti strutturali nel tendine con soltanto una minima parte di cellule infiammatorie. Per questo motivo è corretto utilizzare generalmente il termine “tendinopatia”, che descrive un processo degenerativo nella struttura del tendine in assenza di un’evidente infiammazione. 

La tendinopatia rotulea non è rara, anzi è un comune infortunio muscolo-scheletrico riscontrato in circa il 45% degli atleti che praticano sport di salto. Viene coinvolto il tendine rotuleo (o patellare), un tendine che origina dal quadricipite e collega la rotula alla tibia. 

Questo svolge un ruolo fondamentale per i movimenti del ginocchio e, soprattutto, permette l’esecuzione di attività “elastiche”, come nei salti ripetuti.  Nello specifico, in questi movimenti il tendine “assorbe” il carico, ad esempio durante l’atterraggio da un salto, e lo “rilascia” nel momento in cui saltiamo nuovamente. 

Perché avviene?

Sono state proposte diverse teorie per spiegare il “perché” all’origine di questa patologia e l’ipotesi più accreditata è quella del “sovraccarico cronico ripetuto” sul tendine.

Sostanzialmente, si crea uno squilibrio tra la quantità di carico (ovvero lo sforzo che stiamo facendo) e la capacità del tendine di tollerare quel determinato carico, in quel momento. 

Quindi vuol dire che stiamo “facendo troppo” per le nostre capacità e/o lo stiamo facendo “troppo presto”. Il corpo, infatti, ha bisogno di tempo per adattarsi agli stimoli e quando noi affrettiamo i tempi, non concedendo il giusto riposo e non rispettando una corretta progressione, andremo incontro ad una patologia da sovraccarico.

È stato visto, inoltre, che questa “irritazione” del tendine è ancora più evidente proprio durante attività che richiedono “accumulo e rilascio di energia”, cioè nei movimenti esplosivi e rapidi come i salti, gli atterraggi o i cambi di direzione.

Di conseguenza, potresti pensare che sospendere l’attività sportiva per qualche settimana possa essere d’aiuto. Probabilmente i sintomi si ridurranno ma, alla ripresa degli allenamenti, il dolore si presenterà nuovamente.

Infatti, la sola interruzione dell’attività sportiva non permette di guarire, anzi può portare ad un’ulteriore riduzione della capacità di sopportare i carichi e, una volta ritornati all’allenamento, ci sarà nuovamente un sovraccarico.

Quali sono i sintomi di una tendinopatia rotulea?

Dal punto di vista clinico, una tendinopatia rotulea si manifesta con dolore localizzato inferiormente alla rotula, che incrementa con il carico e, solitamente, si associa anche ad un ispessimento della regione sottostante il ginocchio.

Il dolore può presentarsi dopo aver mantenuto per tanto tempo la posizione seduta e possono comparire delle limitazioni funzionali, ovvero difficoltà a compiere alcuni movimenti come saltare, correre e, nei casi più severi, anche camminare, salire e scendere le scale.

È importante indagare ulteriormente per ricercare maggiori informazioni, in quanto esistono diverse patologie che possono mimare questi sintomi.

Solitamente i pazienti che riferiscono di avere un “tendine rotuleo infiammato” hanno eseguito un “brusco” incremento delle proprie attività (es. aumento dei km della corsa, del numero di salti o dei pesi) nei giorni e/o nelle settimane precedenti la comparsa dei sintomi. 

Inoltre, spesso questi dolori possono comparire in soggetti che iniziano un’attività sportiva, o che ricominciano l’attività dopo un lungo periodo di pausa, senza un’adeguata programmazione delle sedute di allenamento.

Un esempio tipico può essere un giocatore di pallavolo (magari un alzatore) che riprende gli allenamenti dopo uno stop ed esegue ripetutamente un alto numero di salti e/o cambi di direzione. Se nei giorni successivi avvertirà dolore anteriore al ginocchio, potrebbe essere proprio un problema di tendine rotuleo infiammato. 

Dunque, cosa bisogna fare per guarire davvero?

Le terapie efficaci per guarire dalla tendinopatia si basano sulla gestione del dolore, esposizione graduale ai movimenti e sul controllo del carico.

Abbiamo pensato infatti di includere gli esercizi utili per superare il dolore al ginocchio nel corso “GINOCCHIO SANO E FORTE, un corso scientifico studiato appositamente per combattere il dolore.

In alcune ricerche, nelle fasi inziali della patologia, viene consigliata l’applicazione del ghiaccio (crioterapia) per ottenere un effetto analgesico. Questo può essere utile per ridurre il dolore nell’immediato ma non porterà degli effetti diretti sul tendine e sulla patologia. 

Probabilmente avrai già provato anche a prendere degli antinfiammatori ma non ti hanno dato un grosso beneficio. Infatti, come abbiamo visto precedentemente, non vi è una vera e propria infiammazione del tendine rotuleo; dunque, le terapie antinfiammatorie avranno un effetto molto limitato.

Per questo motivo un buon programma di riabilitazione dovrà basarsi sull’esercizio progressivo e personalizzato in relazione ai propri sintomi e agli obiettivi da raggiungere.

Inizialmente, in una prima fase caratterizzata da dolore acuto, sarà necessario modificare i carichi dell’allenamento e la frequenza delle sedute, in modo da ridurre lo stress sul tendine rotuleo.

Nel programma riabilitativo vengono da subito inseriti gli esercizi isometrici in estensione (es: leg press o leg extension). Sono esercizi in cui viene chiesto di mantenere la contrazione del quadricipite senza che vi sia una risposta dolorosa durante il movimento.  

Diversi studi hanno dimostrato come gli esercizi isometrici diano un effetto analgesico per diverse ore dopo l’esecuzione.

Nella seconda fase, al diminuire del dolore, si introducono esercizi isotonici, ovvero movimenti dinamici che permettono di muovere il ginocchio in estensione e flessione (es. leg extension, leg press o affondi). Soprattutto in questa fase bisognerà ricercare la quantità di carico adeguata, quindi scegliere la resistenza idonea per non irritare eccessivamente il tendine.

Gli ultimi studi sul trattamento delle tendinopatie hanno evidenziato l’importanza degli esercizi contro resistenza ad esecuzione lenta (heavy slow resistence training). Questa tipologia di allenamento, infatti, permette una riduzione del dolore a lungo termine e un miglioramento nella struttura delle fibre tendinee.

Inoltre, gli esercizi finalizzati al recupero funzionale coinvolgono anche il piede, la caviglia, l’anca e il tronco.  Alcuni studi condotti su pazienti con tendinopatia rotulea, infatti, hanno evidenziato deficit nella mobilità della caviglia (in flessione dorsale) e nella funzione muscolare dell’anca.

Posso ritornare al mio sport preferito se ho il tendine rotuleo infiammato?

Se sei uno sportivo con un tendine rotuleo “infiammato”, probabilmente questa è la prima domanda che ti sei posto.

Il ritorno allo sport è una fase molto delicata che prevede l’esecuzione di specifici esercizi e test per valutare il rientro in sicurezza.

In particolare, dopo la fase di rinforzo progressivo, devono essere eseguiti esercizi pliometrici, ovvero movimenti esplosivi propedeutici per il ritorno alla corsa e al salto (es. jump squat, box jump, cambi di direzioni, accelerazioni e decelerazioni).

È necessario indagare anche la “strategia di atterraggio”, analizzando come l’atleta atterra da un salto e assorbe le forze di impatto al suolo. Idealmente si dovrebbe cercare di coinvolgere l’intera catena cinetica per distribuire correttamente i carichi tra le articolazioni.

Una volta superata questa fase, si passa all’allenamento sport-specifico, eseguendo esercizi funzionali allo sport che si intende riprendere. 

tempi necessari per il ritorno all’attività sportiva variano da 3 a 12 mesi in base ai sintomi, al tipo di sport e alle caratteristiche di ciascun atleta.

È bene precisare che il ritorno allo sport deve avvenire gradualmente, senza accelerare i tempi di recupero, ed è raccomandato continuare a svolgere gli esercizi di rinforzo almeno 2 volte alla settimana per mantenere un buon livello di forza e ridurre il rischio di un nuovo infortunio.

Per questo abbiamo pensato di includere gli esercizi utili per rinforzare il tuo ginocchio nel corso Ginocchio Sano e Forte. Un corso pratico per conoscere le terapie efficaci per ridurre il dolore e muovere liberamente le tue ginocchia. Ti lascio anche qui il link per effettuare una PROVA GRATUITA DEL CORSO

Conclusioni

La tendinopatia rotulea è uno dei principali infortuni che interessa il ginocchio ed è frequente soprattutto tra gli sportivi. Il sintomo principale è il dolore acuto presente nella porzione inferiore della rotula, proprio sopra la tibia. 

Numerosi studi dimostrano come il ghiaccio o i farmaci antinfiammatori non siano efficaci. Infatti, il rimedio più indicato per curare una tendinopatia rotulea è proprio l’esercizio terapeutico progressivo.

Dunque, se adesso ti starai chiedendo come guarire dal “tendine rotuleo infiammato”, sappi che il movimento è la cura principale. Approfitta ora della guida gratuita: all’interno troverai 4 video, 1 ora di contenuti, consigli ed esercizi estratti dal nostro corso Ginocchio Sano e Forte.

Bibliografia

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  • Muaidi, Q. I. (2020). Rehabilitation of patellar tendinopathy. Journal of musculoskeletal & neuronal interactions20(4), 535.
  • Aicale, R., Oliviero, A., & Maffulli, N. (2020). Management of Achilles and patellar tendinopathy: what we know, what we can do. Journal of Foot and Ankle Research13(1), 1-10.

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